A quel punto ero certo sul da farsi. Lyon mi gridava contro, Cico singhiozzava di fianco al cadavere di Stre, e Giorgio... Quel bastardo ci stava guardando dal mezzo della stanza... aveva lo sguardo "pentito", quello che aveva sempre quando ammazzava qualcuno, o quando mangiava qualcuno...
«non me l'aspettavo da te. non volevo che finisse cosí. L'hai voluto tu Giorgio.»
Premetti il grilletto. Lo premetti davvero: niente mi avrebbe potuto fermare in quel momento.
Vidi tutta la scena a rallentatore: il proiettile che usciva dalla canna del fucile, quello che mai mi sarei sognato di fare, il proiettile che entrava nel petto del mio "fidanzato", il suo corpo che scivolava indietro, per poi cadere sul pavimento.
Sanguinava, ma in quel sangue ci vedevo solo schifo.
Lo schifo più assoluto.
Ma i morti non sanguinano...
quindi sparai ancora.
E ancora.
E ancora.
Sparai finchè quel corpo, ormai a me sconosciuto, ebbe smesso di sanguinare.
Potrebbe sembrare una vosa macabra...
Ma io godevo.
CASPITA SE GODEVO.
Ero riuscito ad ammazzare lo stronzo che aveva ucciso mio fratello.
lanciai un'occhiata a Lyon, che non la smetteva di gridarmi contro. Appena vide il mio sguardo "pazzo" si zittí immediatamente.«andiamo.» Dissi io «ho vendicato mio fratello, per lui non possiamo fare niente, andiamocene, dimentichiamo questo posto e basta»
dopo questa frase rimasero tutti scioccati da me, dal mio comportamento. Ma a me non importava, non me ne fregava di quel che adesso avrebbero potuto pensare gli altri di me.
mi guardai intorno... quel luogo era da dimenticare. C'era tutta l'eredità di mio fratello, avremmo potuto trovare anche la cura alla malattia, ma non mi importava. Ormai quel luogo era... come dire... MALEDETTO!
Maledetto dalla morte delle due persone alle quali tenevo di più. Niente sarebbe dovuto cambiare. Tutto uguale. Tutto in disordine. Tutto un casino. Tutto pieno di sangue.Ma poi il mio sguardo cadde su Cico... aveva erso anche lui una persona importante nella sua vita... anzi, a sua detta la più importante!
Il rosso era sdraiato di fianco al cadavere di Strecatto, aveva la testa appoggiata sulla spalla del cadavere, le lacrime scendevano come fiumi dai suoi occhi, li teneva serrati, mentre cercava affetto non ricambiato dal freddo corpo al quale si stava attaccando sempre di più.
Stava abbracciando il corpo freddo sempre più forte... non so che cosa mi spinse a fare quello che sto per dirvi... ma sentivo di doverlo fare.
Sentivo, sapevo di doverlo fare, è come se qualcosa dentro di me avesse predetto tutto quello che sarebbe successo fino al momento nel quale adesso, impugnando questa penna, sto scrivendo questa storia.
«...Cico» iniziai a dire, ma poi le parole... le parole si spezzarono appena iniziai a formulare un discorso, quindi passai alla seconda cosa che mi usciva meglio, le azioni.
mi sdraiai di fronte a lui, cercai di staccarlo dal corpo del cadavere che ormai stava iniziando ad emanare un cattivo odore, quindi intrecciai la mano destra con la sua sinistra per tirarlo fuori da quel mondo che gli avrebbe portato solo dolore, quel dolore che ti avrebbe afflitto per sempre se non avessi trovato la forza di dimenticarlo.
Da tutto quello che ho potuto provare posso dire che per non sentire dolore bisogna dimenticare tutto quello che è relativo alle persone che ami di più, perchè felicità non è per sempre, e quello che ti godi di più sarà sempre l'unica cosa per la quale soffrirai.
in poche parole felicità e amore sono sinonimo di dolore.Mi alzai, alzai anche Cico, e tra le lacrime lo abbracciai, lo guardai dritto negli occhi, e... E mi stavo perdendo dentro ai suoi occhi...
Mi stavo perdendo in quel vuoto che emanavano i suoi occhi, color nero, da sembrare quasi l'intera galassia, dove, però, si erano spente tutte le stelle, e per Cico era cosí. La sua stella più grande era Stre, e quella stella, insieme a molte altre, si era spenta.
Cico... come dire... per me era una luce... dopo Giorgio era la mia seconda luce... che però si è spenta, spenta in maniera violenta... in una maniera che non avrei mai voluto vedere... ma soprattutto non volevo essere io a spegnerla...
«sei la luce dei miei occhi...» pensavo... pensavo e basta perchè non avevo il coraggio di dirlo, non ne avevo le palle, non potevo dire niente senza avere paura della reazione di Cico... ma nel mentre lo stavo abbracciando, erano forse più di 5 minuti che eravamo uniti in un abbraccio che avrei voluto durasse per sempre.Cico💭: «avanti... lo so che lui non è Stre... ma... sento il bisogno di averlo... sento il bisogno di avere qualcuno per me, e quel qualcuno... quella specie di "rimpiazzo" per Stre è Alex... Ne sono certo. Questa è la cosa giusta... vero?..»
Non so cosa gli fosse preso in quel momento, ma Cico... è imprevedibile. Quindi, mi prese per il mento, mi mise la mano destra dietro la schiena, si abbassò alla mia altezza e mi baciò...
Angolo di cesca UwU🖇️💫💖
HAHAHAH eccomi uwu
ed ecco un nuovo capitolo qwq"
lo so che a molti la ciconauts fa cacare ma è la mia seconda ship prefe HAHAHAH ecco che ora torno nel mio angolino a piangere
(;´༎ຶٹ༎ຶ')
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💙«𝐈𝐎 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐎𝐍𝐎 𝐌𝐈𝐎 𝐅𝐑𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎!...»\\𝑪𝒊𝒄𝒐𝑵𝒂𝒖𝒕𝒔\\❤️
Fanfic𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒍𝒂 𝒎𝒐𝒓𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒄𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒇𝒂𝒓𝒆... 𝒐𝒓𝒎𝒂𝒊... 𝒍'𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒍𝒖𝒄𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒆̀ 𝑨𝒍𝒆𝒙...