Capitolo 2

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Dalla distanza si intravedeva un veicolo arrivare a velocità interessante, era quasi interamente ricoperto di ruggine, un fuoristrada-pickup rinforzato da barre di metallo, piastre con spuntoni e adornato da teschi e catene.

Jeff si paralizzò in mezzo alla strada, mentre il veicolo sfondava tutti gli ostacoli sul suo cammino, caricando come un animale inferocito.

Quando Jeff venne sfiorato di poco vide per un breve attimo gli occhi di un uomo seduto nel sedile posteriore al centro, occhi profondi e scuri, da fargli raggelare il sangue, occhi che attorno avevano una maschera a forma di teschio umano.

Il veicolo arrestò la sua corsa tutto d'un tratto, derapando verso sinistra e consentendo agli uomini sulle passerelle laterali e nel cassone posteriore di sparare delle raffiche brevi e precise contro i predoni che furono immediatamente falciati dai colpi di quelli che sembravano vecchi AK-47.

Tutti gli uomini scesero dal veicolo, con le armi in spalla e iniziarono a perquisire e spogliare di ogni cosa i predoni. Tutti tranne l'autista e l'uomo dallo sguardo profondo. Avevano tutti delle maschere composte da parti incomplete di teschi umani, chi aveva coperto la calotta cranica e gli occhi, chi dal naso in giù. Solo l'uomo dagli occhi scuri aveva una maschera completa, anche se solcata da un evidente crepa per tutta la lunghezza, dall'occhio alla mascella.

Si muovevano con coordinazione e con metodo, indice che erano soliti svolgere questo tipo di procedura. Parlavano una lingua che i tre non comprendevano.

Jeff intanto tornò indietro per capire cosa stesse succedendo, Markus e Sandra guardavano gli uomini con la faccia da teschio depredare i cadaveri. Tutti e tre si aspettavano qualcosa.

A questo punto l'uomo dagli occhi scuri scese dal veicolo e diede alcune direttive agli altri, si capiva che fosse il loro capo.

Jeff prese la palla al balzo.

"Comandante Teschio! Ti ringraziamo per l'aiuto, capisci la mia lingua?"

"Aah, parli lingua di uomini liberi, americani o europei?"

"Siamo dell'ex commonwealth europeo, il mio nome è Jeff, i miei amici sono Markus e Sandra, vi siamo grati di tutto ma...non è che potreste darci un passaggio? Siamo disposti a pagare."

"Se non l'aveste notato, io sono a terra e sto perdendo sangue! Ma poi come cavolo vorresti pagarlo che siamo senza tappi?"

Jeff fece segno a Markus di stare zitto.

"Tappi nuovi soldi. A noi soldi non serve a nulla. Come pagate uomini che puliscono culo coi vostri soldi?"

Markus rabbrividì. Aveva capito qualcosa.

"Per favore, il mio amico ha bisogno di cure, non avete qualcosa per aiutarci? Per favore..." implorò Sandra.

L'uomo la guardò con i suoi occhi scuri e la fece trasalire, poi comunicò qualcosa ai suoi uomini. Uno di essi lanciò una valigetta di media grandezza a terra, vicino al malcapitato Markus.

"Questo è quello che vi serve, noi adesso continuiamo pattuglia."

Sandra ringraziò.

"Voi deboli per continuare il viaggio, perché non venire in nostra base?"

Jeff, iniziando a temere il peggio: "Ehm, abbiamo degli amici che ci aspettano più a est, se potreste darci un passaggio poi vi daremo quello che vi serve, se non volete i tappi allora acqua oppure...munizioni? Armi?"

"A noi non serve acqua o munizione, a noi servire uomini...e donne." disse l'uomo dallo sguardo profondo squadrando Sandra.

"Allora andremo per la nostra strada, grazie comunque!" disse Jeff tentando di stemperare la situazione di tensione che si era venuta a creare.

"Eheheh, noi domani torna e voi decidere se venire con noi oppure no. Io consiglio di seguire." disse prima di entrare nel veicolo.

"Aspetta! Possiamo sapere il tuo nome? Voglio sapere chi mi ha salvato la vita!"

"No te preoccupa, Comandante Teschio va benissimo, ci vediamo domani. Do svidaniya!"

L'uomo dagli occhi scuri entrò nel suo veicolo e ripartì insieme ai suoi uomini, lasciandosi dietro la stessa scia di fumo e polvere dalla quale erano venuti.

"Markus, vieni qui abbracciami!"

"Stai fermo schifoso! Mi stavi lasciando solo a crepare come un cane!"

"Dai su non fare così, darsela a gambe è la mia tecnica segreta! Sono tornato con i rinforzi hai visto?!"

"Si certo, come se li avessi chiamati tu." rispose ironicamente Sandra mentre apriva la valigetta.

"Ad ogni modo non possiamo rimanere qui, Markus. Ho una brutta sensazione riguardo quell'uomo e la sua "base". Devi rimetterti in sesto e dobbiamo andarcene via subito, abbiamo un giorno di vantaggio, cerchiamo un posto lontano e stiamo nascosti per un po', non manca molto al rifugio."

"Tu non capisci brutto stupido! Ormai non possiamo più nasconderci da nessuna parte, siamo nella merda fino al collo!"

"Che cazzo stai dicendo Markus?" chiese Jeff.

"Dico che sarebbe stato meglio farsi ammazzare dai predoni".


Racconto 4: Il teschio rottoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora