2.LA FINE DI TUTTO II

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L'esercito magico andò a schierarsi lungo la groviera, una distesa verde di terra, dove avrebbero aspettato l'esercito umano per la battaglia.

In prima fila, erano schierati i Centauri con armature d'argento, con enormi scudi che servivano per difendere il resto dell'esercito, in seconda fila vi erano i Pegaso, cavalcati da Fauni con spade affilate, in terza fila vi erano invece i Minotauro, armati di una grande ascia a doppia lama , i Cerbero, i Vampiri, i Lupi Mannari, i Fenrir e i Demoni armati con due piccole spade infiammate, mentre in ultima fila si trovavano gli stregoni e gli Elfi.

In cielo invece si erano schierate molte creature magiche volanti come le Fenici, le Arpie, gli Ippogrifi e i Draghi.

L'esercito era schierato in modo impeccabile, ma l'umore dei soldati era un pò alterato, poiché il re ancora non si vedeva, infatti i soldati credevano che il loro re si fosse ritirato nel castello protetto dalle sue guardie, e gli avesse lasciati lì al macello, Amon si accorse dell'umore dei soldati, infatti cercò di avvisare il re mandandogli un messaggio di fuoco, ma nel mentre che lo stregone scriveva il messaggio sì sentì un nitrito provenire dal bosco, dopo il nitrito si intravise un cavallo bianco con pezzi di armature dorate, galoppando sopra quel magnifico cavallo vi era il re vestito con l'armatura degli Dei, la corazza del Dio Zeus, l'elmo del Dio Ade, dietro si intravedono le sue ali, ai lati del cavallo erano affisse con delle cinghie le sue armi, la spada suprema del Dio Ares e lo scudo della Dea Atena.

Il re si mise schierato davanti al suo esercito e disse-" Popolo, esercito, oggi noi siamo qui per difendere il nostro regno, le nostre famiglie, le nostre case, perciò chiedo di non avere pietà di coloro che ci vogliono sterminare, detto questo io dico di far pentire gli uomini di essere venuti qui a disturbarci"-

L'esercito rispose con urla di guerra.

Il re abbassò la visiera del suo elmo, sguainò la spada e lo scudo, si mise in formazione di fianco al suo caro amico Amon ad aspettare l'arrivo dell'esercito umano.

Non passarono tanti minuti dall'arrivo della Fenice reale, la sentinella migliore dell'esercito, la Fenice sfrecciando verso il re, si stoppò a mezz'aria, il re le chiese-"Hai delle informazioni sull'esercito umano?"-

-"Sì sire, stanno per arrivare, sono più di quanto pensassi, hanno macchinari molto grandi e pesanti, tutti corazzati"- rispose la Fenice.

-"Non avrai mica paura? Fai ancora in tempo per ritirarti! "- chiese il re con aria sospetta e ironica.

-"Mai avuta paura in vita mia sire, neanche oggi, rimarrò al fianco dei reali per sempre, fino al giorno morte!"- rispose la Fenice con aria seria.

-"Carter, và a schierarti con il tuo battaglione!"- disse Amon rivolgendosi alla Fenice.

-"Subito!"- rispose la Fenice.

Lo stregone si girò verso il re con aria molto segreta e preoccupata e gli chiese una cosa bisbigliando -"Sire dove sono la corona e il resto delle gemme degli Dei?"-

-"Amico mio stai tranquillo, la corona e il resto delle gemme sono al sicuro, le ho date alla regina prima di lasciarla, se oggi non andrà bene, un giorno mia figlia dovrà riportare in vita il nostro popolo"- rispose il re abbastanza preoccupato.

Mentre lo stregone e il re stavano parlando, da lontano si sentì un rumore molto forte, era l'esercito umano che stava arrivando.

L'esercito reale cominciò a preoccuparsi, il re se ne accorse, per rassicurare il proprio esercito si mise di nuovo davanti a loro e gli disse-" Amici, è giunto il momento di lottare per le nostre famiglie, io oggi se dovrò morire sarò felice di morire assieme alle persone che mi hanno sempre sostenuto e mi stimano come loro re , perché oggi io non sono il vostro re, oggi io sono il vostro amico, il vostro padre, fratello, anzi io oggi sono il vostro suddito e voi il mio re, perciò ora vi chiedo di sguainare le spade e seguirmi"-

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