Il dubbio

50 18 0
                                    

Il dubbio incombe su di noi in diverse forme: ansia, tensione, paura se volete posso continuare ancora per molto. Il dubbio ci fa pensare di aver sbagliato, di aver fallito, di aver deluso qualcuno, il dubbio ci distrugge e ci fa dubitare di noi stessi. Questo noi lo dobbiamo impedire, spesso è impossibile evitare le conseguenze del dubbio, ma almeno una la possiamo evitare: dubitare di noi stessi.
Ogni cosa che facciamo deve essere meditata e possiamo dubitare di noi stessi solo se prendiamo decisioni senza pensare alle conseguenze, solo lì. Se lo facciamo oltre quelle occasioni siamo persi, non possiamo. permettercelo, ci rovinerebbe.
L'unica cosa che provavo in quegli attimi di silenzio con Ethan era il dubbio. Avevo paura di essere giudicata e di essere rifiutata.
Io in quel momento là, seduta faccia a faccia con Ethan davanti pensavo:" Che imbarazzo!" oppure "Mi rifiuterà?" e ancora "Cosa dirà?!?!" "Non ero in me, non lo dovevo fare!" "Che figura!" Dopo tanti dubbi fermai la mia mente.
Se ero arrivata fin lì significava che non lo avevo fatto totalmente a caso. Ci avevo pensato su, quindi mi calmai e aspettai una risposta pazientemente. Dopo circa 3 minuti Ethan disse:" Beh, diciamo che anch'io provo qualcosa per te, ma non so bene cosa sia" così dissi:" Si va b-" non mi lasciò finire di parlare che disse:" Dammi tempo" e poi dissi:" Ok, si, va bene, ora vado" e per concludere disse:" Si, ora perfavore vai."
Sinceramente ci sono rimasta un po' male, pensavo andasse meglio. Ma alla fin dei conti ha detto che anche lui prova qualcosa per me, no? Che sia chiaro, non cerco altro oltre che risposte. Voglio capire se ciò che provo è ricambiato oppure no, ma non fidanzati o cose del genere, magari in futuro, ma ora è davvero troppo presto.
Dopo 2 giorni Ethan arrivò in camera mia mentre stavo come al solito dipingendo sul legno sotto la mia scrivania delle farfalle in un cielo blu, volavano libere e felici, insomma il mio opposto. Ma comunque passiamo a Ethan, arrivò e mi disse:" Ciao Magda, partendo dal presupposto che in così poco tempo mi sono affezionato così tanto a tempo, credo che tu ti meriti una risposta da parte mia..." e io dissi:"Si sicuramente, cioè!" e iniziai a balbettare, poi Ethan disse:"... Vorrei che prima io e te diventassimo buoni amici e sapessimo tutto dell'altro e poi eventualmente si può pensare a altro." e io un po' più sicura di me dissi:" Si certo, anche per me quello era l'intento ovviamente, hai pienamente ragione Ethan" subito dopo se ne andò, ma proprio quando stava varcando la porta io dissi:" Ethan facciamo finta che non sia successo nulla e tutto venga da sé, va bene?" lui annuì sorridendo e poi se ne andò. La mia felicità in quel momento era alle stelle, ora non restava altro che stabilire un rapporto di amicizia felice, abbandonando il passato. La sera in cortile tutti i ragazzi si riunivano per fare dei giochi di gruppo, ma io non partecipavo mai, ero in camera mia o a dipingere o a studiare o comunque a fare qualcosa di simile, ma quella volta avevo deciso di partecipare. Tutti erano in cerchio e c'era una bottiglia in vetro al centro, sinceramente non capivo bene come funzionasse, ma poi Mina me lo spiegò dicendo:" Questo è il gioco della bottiglia, è nato in un momento di noia, consiste nel girare la bottiglia a turno e chi viene "indicato" dovrà baciare chi l'ha girata. Tutto chiaro???" e io dissi:" Si si, tutto chiaro"
Era divertentissimo! Avvolte capitavano alcuni che sembravano molto affiatati, fino a quando non arrivò il mio turno, girai la bottiglia e ecco che puntò, Ethan. Dovevamo far finta che il nostro passato non esistesse, quindi non succedeva nulla. Lui non parlò, io mi misi solamente a ridere, poi ci siamo avvicinati ed eccolo qua un breve, ma intenso bacio a stampo, sarà durato quanto? 2 secondi, ma ok, va bene. Era tardi e dovevamo andare a dormire, salii le scale per arrivare nella mia camera, neanche il tempo di entrare che trovai Ethan un po' di sbieco con la mano destra sulla porta e una sui fianchi.
Io:🦋🦋🦋
{*tengo a precisare a tutti i lettori che l'uso di questa emoji sta a specificare il fatto che in quel momento Alva Carmelita Lidia Magdalena Rodríguez aveva "le farfalle nello stomaco" non ho mai utilizzato emoji per sostituire parole, ma credo che in questo caso sia necessario, scusate per l'interruzione.*}
Subito dopo che mi girai chiuse la porta e mi disse:" Basta, sono stanco di fingere ora io e te dobbiamo chiarire cosa c'è tra noi, io ti amo" Se ripenso a quell'episodio mi vergogno di me stessa, amare significa molto, non soltanto avere una cotta adolescenziale, ma in quel momento non ero ancora abbastanza matura per capire di aver sbagliato ad assecondarlo e dirgli:" Si Ethan anche io ti amo" il resto è immaginabile: ci siamo baciati appassionatamente, però lo fermai velocemente, non volevo avere una relazione, ma stava accadendo. Così dissi:" No basta, io non voglio fidanzarmi con te e con nessun'altro, quindi torna in camera tua, e questo bacio non è mai esistito." così Ethan molto calmo mi disse:" Certo, anche io non voglio fidanzarmi con te, ma sai... siamo così soli qua in istituto e in più a entrambi è piaciuto il nostro bacio, quindi credo che vada più che bene che io e te ci baciamo soltanto, ma non ci diciamo 'Ti amo' oppure 'Tesoro mio' o cose del genere, va bene?" e io dissi:
"MA CHE CASPITA DICI, CI STIAMO VENDENDO L'UNO ALL'ALTRO!" poi disse:"Pensaci." e uscì dalla stanza, appena chiusi la porta sentii una botta a terra, che suppongo sia stato il corpo di Ethan che sbatteva al pavimento e anche lacrime disperate. Mi amava davvero? Così decisi di scrivergli una lettera, non mi avrebbe mai ascoltata se glielo avessi detto a parole.
*il giorno successivo*
Ethan si alzò dal suo letto e trovó la lettera in cui c'era scritto:
"Caro Ethan, come stai? Io credo non stia tanto bene quanto dimostri. Ti prendi sempre cura degli altri, ma mai di te, che ne pensi perché non lo fai? Sai che uno studio ha dimostrato che si può morire per aver pianto troppo, ma credo che ieri sera le tue lacrime fossero troppo deboli e finte per poter morire. Nessuno prima d'ora ha pianto per me, anzi si, molte persone lo hanno fatto, ad esempio te, peccato che fossero lacrime finte, sempre. Ho un padre sai, ma a quanto pare sono così spregevole che nemmeno lui mi vuole, per non parlare di mia nonna, ma non sono qua per farti provare compassione per me, ma per te signorino. Qua l'essere spregevole sei solo ed esclusivamente tu. Vuoi una ragazza solo per? Te la do io la risposta, vuoi una ragazza solo per baciarla, solo per dimostrare che qualunque persona tu voglia la avrai, ma questa volta non va a finire così. Il mio passato mi ha fatta diventare forte, ma questa volta tu hai aperto delle cicatrici riguardanti il mio passato, se ti vuoi ritenere fortunato e potente sappi che è la prima volta che piango in tutta la mia vita per la mia famiglia. Spero che tu ti senta realizzato. Ora se vuoi vieni in cortile a dirmi tutti gli insulti possibili e immaginabili, qualunque cosa, ma ricorda che tutto ha una conseguenza e che ad avere torto sei tu.
Saluti, Magda."

I can do it. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora