Cap 3: Rosso come lui

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In questo capitolo vediamo un'altra scena dalla prospettiva di un altro personaggio: il nostro biondino - ve lo scrivo qui, così che possiate capire capire al primo impatto. 

- Cap 3: Rosso come lui

Si diceva che lui era un sole. Un sole luminoso, un sole difficilmente spegnibile di cui era impossibile ignorare l'esistenza. L'altro invece era la notte. La notte buia e silenziosa, una di quelle notti nelle quali solo le stelle riuscivano ad illuminare la strada. In quel caso lui l'avrebbe definito una di quelle stelle, anche se l'altro non si sentiva in grado di possedere un'importanza tale da permettere la vista del cammino altrui.

"Hey, hey, hey... Cosa sono? Una ragazzina innamorata che scrive frasi di cui neanche lei sa il significato?", sorrise, a quel pensiero, senza comunque riuscire a trattenere una risata soffocata: quante cose erano cambiate, in così poco tempo? Certo, da quando aveva compreso appieno i suoi veri sentimenti non era cambiato molto, tra loro - considerando il suo cercare di far finta di nulla, aspettando il momento giusto per dirglielo, sempre se gli si sarebbe mai presentato davanti -, ma dentro di sé sapeva qual era la verità, anche se non era pienamente consapevole per quanto tempo sarebbe riuscito a tenerla ancora nascosta.

Uscì con una mano dalla tasca dal giubbotto a lui indosso per scompigliarsi i cadenti ciuffi biondi sulla fronte, continuando a camminare a testa bassa sul marciapiede bagnato dalla rugiada, facendosi spazio tra la poca gente presente in giro quella sera.

Cosa avrebbe dovuto fare, per gestire la situazione da quel momento in avanti? Avrebbe dovuto aspettare? Avrebbe dovuto fare il primo passo? E se il tutto li avrebbe separati, allontanandoli l'uno dall'altro? Forse quello non era né il momento e né il posto adatto per pensarci. Si erano dati appuntamento fra qualche minuto in un bar della zona. Senza che ne avesse fatto parola, si era già ben deciso e ben organizzato il da farsi durante quella uscita: attività extra-scolastiche o, come meglio definito da lui, "quello-a-cui-non-sarei-mai-voluto-arrivare". Decise che era meglio non aggiungere altro, cercando di godersi quei pochi istanti di libertà prima dell'inizio di un periodo scolastico e di stress alle stelle che l'avrebbero costretto - per la millesima volta - a rinchiudersi in casa a... studiare.

“Beh, se ci fosse sempre lui ad aiutarmi, non mi lamenterei sicuramente..."

Non era certo il primo della classe, ma cercava in ogni modo di riprendere le materie a lui arretrate evitando la bocciatura, visto che i suoi non ne sarebbero stati sicuramente entusiasti e lui, soprattutto, non ne sarebbe uscito illeso, considerando il gioioso carattere della sua adorabile madre dai capelli rossi che sembrano prendere vita, quando perdeva le staffe - cosa che capitava abbastanza spesso. La sua vivacità, però, lo metteva sempre a dura prova sia quando si parlava di studio che di vita in generale.

Sta di fatto che, però, era cambiato molto, negli ultimi tempi - secondo il suo parere -, considerando che tempo prima prendeva tutto sull'ironico, anche quando c'erano in ballo situazioni ben più serie. Quindi, in fin dei conti, i suoi ne sarebbero dovuti essere orgogliosi, o, meglio, perché non si dimostravano per niente interessanti in questo suo... Ehm... Cambiamento?

"Eppure... È stato proprio questo mio modo di fare, ad averci fatti avvicinare...", sorrise ancora, questa volta per la sua stupidità. Nonostante ci stesse provando, non riusciva proprio a toglierselo dalla testa. Lui era al centro dei suoi pensieri. Lui era al centro della sua mente. Lo pensava. Sempre. Costantemente.

Girò lo sguardo verso la vetrina affianco, dove si erano accesi alcuni riflettori che permettevano la vista della merce esposta nel buio della sera. Erano sparsi lungo la vetrata, illuminandola da svariate direzioni. Lui continuava a camminare, senza dare importanza al tempo trascorso fuori. Si era da poco trasferito ed aveva deciso - di malavoglia, sia chiaro - di uscire fuori di casa lasciando il divertentissimo incarico di badare al trasloco ai suoi genitori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 31, 2015 ⏰

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