- Tahiti is a magical place - Sarebbe infinitamente bello se, ogni tanto, potessimo essere spediti su un'isola paradisiaca, lontana da chiunque e dalle mille ansie della vita, per rigenerarsi e fare nuovamente pace con sè stessi, scoprendosi, scoprendo la propria interiorità, i propri pensieri, le proprie preoccupazioni e le proprie sensazioni, accettandole. Sarebbe infinitamente bello avere un luogo in cui essere liberi come uccelli nel cielo, volando fino a ogni proprio desiderio, per stringerlo tra le mani qualche secondo. Sarebbe infinatamente bello finché non verremmo trafitti dalla verità, ovvero che tutto era una menzogna, una perfetta finzione, una bugia architettata nel migliore dei modi, qualcosa che non potrà mai esistere, nonostante ci abbia fatti stare così tanto bene, deliziando a fondo la nostra anima. È estremamente pericoloso, sì, tuffarsi coraggiosamente in quel vortice di immagini, di colori, di odori, di suoni, di sapori, perché prima o poi bisognerà svegliarsi con quel senso di vuoto, consapevoli che quella felicità e quella tranquillità non le abbiamo mai toccate, se non nei sogni. Eppure, è talmente bello, talmente rigenerante, che ci si immerge ugualmente, forse con paura, forse senza volerlo, ma il desiderio di chiudere gli occhi, facendosi coccolare sotto la luce bollente del sole, con le orecchie solleticate dalle onde del mare, ci raggiunge e non vi è modo di scappare. Così, una ragazza come mille altre afferra istintivamente una penna e immagina, immagina quel paradiso, tramuta in qualche limitata parola ogni nuvola nel suo immenso cielo e spera, spera di risvegliarsi sull'isola, senza preoccuparsi dell'illusione che si potrebbe creare, perché ne sente semplicemente il bisogno, poiché quelle parole, quel posto magico sono il suo ossigeno, le dita che fermano la sua mano quando trema, alleviando le paure, la tristezza, le paranoie e le ansie, rendendola consapevole e capace di capirsi, di accettarsi, di amarsi.
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