L'impatto coi suoi occhi fu come la scarica di un fulmine durante una tempesta estiva. Qualcosa d'inaspettato, che mi colpì così forte da riuscire a lacerarmi il cuore, ma allo stesso tempo, mi sfiorò così delicatamente l'anima da zittire per qualche istante, il disastroso caos che tormentava il mio corpo da quand'ero bambina. Nasco in North America, immersa nel verde delle praterie, fra il profumo del fieno ed il suono dei cavalli che incessantemente, galoppano senza freni sfidando il vento. Ho sempre creduto nell'amore anche se quel che ho conosciuto era violento e bruciava la mia candida pelle, facendo sgorgare infinite lacrime dai miei grandi e luminosi occhi verdi. Eppure, anche avvolta nel nero degl'inferi, ci ho sempre creduto. Credo che al destino non ci sia regola, come non c'è alcuna opposizione, l'unica scelta è accettarlo o provare a cambiarlo, ma quel che è già stato scritto non può essere cancellato. Il mio era lui; e nel bel mezzo d'un battito d'ali di una farfalla dall'altro lato del mondo, qui, arrivò l'uragano. Il mio, uragano. A silenziosi e sottili passi sventrò il mio cuore facendomi credere che c'è sempre una piccola e soffusa luce, immersa nel disorientante tunnel delle tenebre e che, solo dal caos può per davvero nascere una stella. Mi fece vedere un bagliore che mai, credetti di possedere. Riuscì a toccarmi l'anima così in profondità con un semplice sguardo che da quel giorno, non mi sentii più la stessa, senza accorgermi che il mio cuore, il mio buon cuore, sapeva oramai pronunciare solo più il suo dolce e caldo nome. Quel giorno sarebbe dovuto essere quel giorno, era inevitabile. Lui era il mio effetto farfalla ed io, sperai con tutta la mia intera anima fatta di caos e polvere di stelle, di essere il suo. Dedicato, alla migliore versione di me.
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