Uno sparo che trafisse il suo petto. Un urlo innocente che fece tremare l'aria e poi un tonfo per terra. Così, svelto, rumoroso, al contrario di quelle sue iridi corallo che lentamente si chiusero, abbandonando quel mondo di dolore; così come fece anche la sua anima, cercando rifugio in Dio e abbandonando quel meschino mondo, nello stesso modo in cui ingiustamente migliaia di suoi fratelli avevano già fatto.
E lui che rimaneva a guardare, vedendosi sottrarre l'amore sotto i suoi stessi occhi pianse a dirotto disperato, raggomitolandosi per terra addolorato e si chiese quante altre vittime sarebbero morte ancora prima della fine.~
Non dimentichiamo cos'è accaduto, non facciamolo. Onoriamo chi ingiustamente è morto e preghiamo. Restiamo in silenzio per qualche secondo pensando alle loro grida disperate e riflettiamo.