Alle volte o comunque spesso, il nostro orizzonte ci appare lontano,ciò che ci sembrava impossibile è stato raggiunto e ci accorgiamo di non esserne saziati. L'orizzonte non era quello,o forse l'orizzonte non sarà mai,non giungerà mai al nostro sguardo. È un futuro impavido quello di chi non si accontenta,è un futuro affamato,un presente d'angustia. Tante genti nel mondo,tante. Ma vi è distinzione,perché no,classificazione. C'è chi vive per mangiare,fatto quindi di banale bisognosità primaria e chi invece ha continua sete,continua fame di straordinario. Fame di sogni.