Quest’estate mi sono innamorato del Sacro Bosco di Bomarzo, del suo gusto manierista, della sua energia e della sua storia. Essendo molto vicino a dove abito, sento una connessione particolare che lega la mia anima ad ogni singola statua. Per questo, ho deciso di dedicargli una poesia, “Sacro Bosco”, che pubblicherò domani.
È probabilmente la poesia più carica di significato che io abbia mai scritto: contiene il desiderio di fuggire, ma al contempo la paura di allontanarsi troppo dalla propria casa; la voglia di sfidare l’ignoto, ma al contempo il timore che si prova di fronte a ciò che non si conosce; la voglia di amare a tutti i costi, ma al contempo la sensazione di non poterne essere in grado.
È sia una lettera d’amore che un affronto allo stesso, una confessione, una lettera di scuse, una preghiera, un’imprecazione.