Leggendo e scrivendo ho imparato ad osservare le cose in modo diverso. Talvolta in modo fantasioso, simpatico, immaginario. Altre volte con serietà, consapevolezza, fede e dedizione. Sicuramente, non sono mancate le volte in cui ci ho messo il cuore, le emozioni e si, anche gli ormoni. Ma piú di ogni altra cosa, leggendo ho imparato ad osservare le cose con gli occhi di un bambino, con gli occhi di chi crede ancora nelle favole e nell'esistenza del principe azzurro. 

E tutto questo nonostante i miei capelli multicolore (a volte viola, altre blu), gli anfibi ai piedi, la playlist composta interamente dai vecchi successi della musica rock, le cuffie nelle orecchie, la chitarra tra le braccia e le abrasioni da microfono sulle labbra. 

Credo che ognuno di noi sia "Karmadeshabhuta" che nella lingua degli dei significa "spirito che determina il destino". 
E sono convinta che il modo migliore per farlo sia scrivere, leggere, essere se stessi. Parlare di qualcosa che magari non potrà mai essere, ma che grazie a delle semplici parole potrebbe perdere un pò del suo astrattismo. 
Credo nell'impossibile. 
Scrivo l'impossibile.

Sul profilo Efp mi chiamo potterhead_slytherin.