Cirri, nuvole, cumuli, come vogliamo chiamarle?
Non importa il nome, rimane acqua portata alla temperatura di 100° ed evaporata dal mare.
Continuano a ingannarci, come i sogni a cui ci inducono esse, apparendoci come dolce zucchero filato a forma di coccolosi e dolci animali, mentre altro non è che che una tempesta, una tempesta che ci inzupperà, un temporale, un temporale che causerà tante fratture dorate nel cielo oscuro, nascondendo le stelle costanti ai nostri occhi.
Rimangono costituiti di cubetti di ghiaccio che cadranno ad alta velocità, come pietre scagliate sulla nostra testa, che ci svegliano, ci risvegliano e ci riportano dal mondo dei sogni al mondo degli incubi, quello reale.
Ma se nel mondo dei sogni, viviamo con il costante terrore di perdere la nostra felicità; vivere nel mondo degli incubi, vuol dire non avere paura, perché non vi è alcuna felicità che rischia di essere persa?
Buona notte/Buongiorno, come va? Io dopo quasi un anno sono letteralmente riapparsa magicamente.
Sono cambiate tante cose da quando ero la tredicenne che non faceva altro che scrivere, ma si sa, il cuore ti riporta sempre a casa prima o poi.