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Sono rimasta scottata dai tentativi precedenti che quasi mi spaventa ricominciare per paura di bruciarmi ancora, così ho pensato di chiudere in un cassetto la vecchia era e dare inizio a questa.
Un'era nuova, anonima, dove un nome e un volto contano poco ma le parole e le emozioni sono capaci di carpire l'anima.
Voglio essere onesta con voi, perché nascondermi dietro @miikaaelsons o Syrena non implica anche raccontare bugie. Non starei bene con me stessa se non ve lo dicessi.
Purtroppo, non sto attraversando un bel periodo e la concentrazione non è al massimo livello. Scrivere mi distrae, certo, però devo confessarvi che durante la stesura dei capitoli precedenti (e di quello corrente) ho consultato (— consulto) l'AI per termini, sinonimi, dubbi, espressioni, pulizia del linguaggio e correttezza grammaticale.
Non perché io non sia capace di farlo da sola... semplicemente perché la situazione che sto affrontando non è una delle migliori e organizzare il discorso con fluidità, a volte mi risulta difficile.
Detto questo... incrocio le dita e spero che la storia vi piaccia, in caso contrario, grazie lo stesso. Siate gentili ed educati nel darmi il vostro feedback, come io farei con ciascuna di voi.
Okay... ho fatto un lungo respiro.
Dopo mesi di reclusione, sono pronta a dare a "The weight of what we didn't say — after Sonja" la sua ora d'aria!
Fingers crossed...
— miikaaelsons