A parte Alastor (amore indiscusso della mia vita), amo vestirmi anni Quaranta (sono quella che arriva a lezione con i tacchetti delle Mary Jane che rimbombano in tutto l'edificio), le feste, i balli di gruppo, l'autunno, le decorazioni natalizie, i biscotti zenzero e cannella, le tisane, il Pumpkin Spice Latte, le gallerie d'arte contemporanea, le biblioteche, la storia del Novecento (ma non solo), la psicoanalisi e le lucette in camera. Passo le lezioni a disegnare sulle copertine dei libri e le serate a scrivere a lume di candela. Studio psicologia clinico-dinamica in una ridente città universitaria molto vicina all'Islanda.
Ah, so cucinare la Jambalaya.
Vi lascio la vecchia presentazione un po' meno cazzona che esprime un lato più profondo di me :)
Sono la maschera della giovane studentessa affabile ed estroversa. Celo l'inconsistenza della mia identità dietro un intrico di interessi effimeri, luci e ombre che si rincorrono lungo il filo contorto della mia esistenza, che si dibatte tra secoli distanti e personalità inconciliabili. Siedo a teatro con la leggerezza di una dama del Settecento e volo sotto i portici con la gravità di una donna vissuta due secoli dopo. Cerco me stessa tra le pagine dei libri, ma sono così straordinariamente imperfetta che non riesco mai a ritrovarmi. Scrivo per mettere ordine a questo mondo così dannatamente ansiogeno e confusionario: la mia testa.
- New Orleans, 1920s
- JoinedJanuary 6, 2024
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