incidente e brutti ricordi

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Simona era davanti al bagno femminile…stava aspettando Raito che finisse il suo “lavoro” ma era da più di un’ora che aspettava, erano le 3 di notte.

Gli occhi della mora erano cosi stanchi che si chiudono da soli, ma un risolino la sveglia e quando li apre trova gli occhi verdi di rato a pochi centimetri dai suoi, la mora salta in aria e fa 30 passi indietro.

-RAITO?!?!!? Brutto maniaco vampiro dei miei stivali!!….ti rendi conto di quanto ti ho dovuto aspettare?!?!’ gli sbraita contro, ma lui ghigna.

-e adesso cosa c’è di divertente? chiede mettendo le braccia incrociate sotto il seno.

-noto con vero piacere che il mio segno è rimasto. dice sussurrando a pochi centimetri dalla ragazza, la ragazza confusa gira la testa come un cucciolo, e raito con un cenno gli indica il collo, la ragazza si guarda alla finestra e vede il succhiotto, spalanca gli occhi e si risistema la camicia.

-andiamo. Dice rossa in viso, mentre il rosso rideva soddisfatto.

-brutto sadico…sussurra.

-ti ho sentito…canticchia il rosso e fa comparire una ruga sulla fronte a Simona.

-era quello il mio intento!! dice.

Simona si trovava a casa sua e si stava guardando la televisione, .

-allora…che en pensi? Chiede Sabrina, indossava un abito corto rosa con una spalliera, delle scarpe col tacco, un po’ di trucco sugli occhi e il lucidalabbra .

-sai veramente bene. Dice Simona sorridendo.

-ma….perché ti sei vestita in quel modo? chiede confusa.

-semplice…sta sera serata fra donne…dice sorridendo a 32 denti, la mora spalanca gli occhi, questo voleva dire…

-e ti ho già preparato il vestito! Urla prendendola e buttandola in camera sua, la ragazza alza lo sguardo per vedere la sua camera, aveva le pareti verdi con qualche graffito che lei stessa aveva fatto, alla sua destra c’era il letto a una chiazza e mezza, aveva le coperte nere e c’era un orso, (non alla tipo teddy) in versione reale di un color sabbia, mentre alla sua sinistra c’era la sua scrivania piena di disegni, e davanti a lei c’era la porta finestra che dava sul giardino piena di fiori, li coltivava tutti Sabrina, ma appena ritorna lo sguardo sul letto trova un abito rosso e nero e se lo mette.

Quando scende Sabrina spalanca gli occhi, Simona indossava una maglietta nera con le maniche che si allargavano e alla base il pizzo rosso, sotto il seno portava un corpetto rosso e una gonna leggermente gonfia nera con il pizzo rosso, portava delle calze rosse trasparenti e dei stivali neri con i lacci rossi e qualche centimetro di zoccolo, alla vita aveva una cintura con una croce argentata e al collo portava la sua croce tribale.

-a-allora?-c-come sto? Chiede rossa e distogliendo lo sguardo.

-sei…dice Sabrina.

-brutta lo so vado a cambiarmi. Dice iniziando a salire le scale.

-troppo bella.!! Dice la bionda fiondandosi su di lei.

-forza andiamo! Dice prendendola e tirandola verso la macchina.

Le due si trovavano in un ristorante, Simona aveva ordinato una bistecca con patatine, mentre Sabrina una semplice pasta alla carbonara e dicendo al cameriere di fare la bistecca più grande che c’era, ricordandosi della voracità della ragazzina, l’ultima volta che avevano fatto la carne, ieri, Simona se ne era mangiate più di quattro fette, mentre quando aveva cucinato le verdure bollite la mora era rimasta al digiuno tutta la giornata, perciò…facendo due più due, carne ok, verdure, lontano kilometri.

-allora…come va la scuola? Chiede mentre aspettavano il pasto.

-tutto a posto…la media sempre nel 5/6…

-con raito? Chiede con sguardo malizioso.

-è solo un amico. Dice seria.

-si, si, e io sono la regina cleopatra. Dice la bionda sorridendo.

-ascoltami zia io…dice ma poi si rende conto di quello che ha detto e abbassa lo sguardo.

-non mi chiamavi zia da quella volta. dice con sguardo basso, e gli ritorna in mente un episodio.

Lei era molto più giovane di allora, poteva avere 42 anni, stava andando a casa dei suoi vecchi amici, ma prima di aprire la porta sente delle urla.

-e tutta colpa tua!!! Urla una voce femminile.

-mia?!?! E colpa tua e di quella stronza che ti ritrovi per figlia!! Urla un’altra femminile, poi si sente il rumore di cose che si rompono, ma poi vede il pomellino della porta aprirsi, e vede una Simona sui 8 anni, aveva i capelli lunghi fino alla vita e gli occhi grandi ….spenti e senza vita….senza alcun desiderio…Sabrina spalanca gli occhi, il corpo della piccolina e coperto di sangue!.

-zia…vieni entra…scusa per il disordine. Dice la bambina apprendo di più la porta…la bionda entra e quello che gli si presenta davanti e terribile, c’era sangue da per tutto e gli occhi della piccina erano spalancati e pieni di terrore, la bionda prende la bambina e se ne scappa….

-ehi ti svegli? i piatti sono arrivati. Dice Simona e la bionda si riprende.

-scusa…stavo ricordando una cosa…dice e iniziano a mangiare, la bionda guarda di sottocchio la mora e vede gli occhi scuri della ragazza pieni di vita e di gioia…lei e quella bambina sembrano due persone completamente differenti….ma sono la stessa persona….e sa che quella parte non se ne potrà mai andare…perché fa sempre parte di se stessi, nonostante non l’abbia mai vista piangere…sentiva i singhiozzi e gli urli che provenivano dalla sua camera, a ricordare stringe la presa sulla forchetta e mangia…….quanto voleva fargli dimenticare tutte quelle cose e dirgli che era solo un sogno…ma non lo era…

Ora le due si trovavano in macchina e stavano tornando a casa….

-allora….che cosa ricordavi prima? Chiede Simona curiosa.

-niente…non ti preoccupare….a proposito….devi recuperare tutti i cinque che hai. Dice sorridendo verso la mora che gira lo sguardo frustrata, ma poi un brutto presentimento gli fa rizzare la schiena alla mora che appena si gira vede i fari di un camion che si stava per schiantare nel lato di Sabrina….l’unica cosa che vede e bianco….poi il buio… l’unica cosa che sentiva erano dei rumore di freni….un urlo e un odore metallico….

Tre giorni dopo….

Due occhi si aprono e vedono pareti bianche….

-dove sono?....e….chi sono io?....

tutto quello che sappiamo e abbiamo.....ci può essere tolto o dimenticato in uno schiocco di dita...

Diabolik LoversDove le storie prendono vita. Scoprilo ora