Speciale Natale pt.2

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È la mattina successiva, assieme a Nico e i piccioncini stiamo facendo un piccolo giro dei negozi per comprare l'abbigliamento più adatto per passare le vacanze natalizie tra le montagne, sii..che bello...non vedo l'ora.
Ho cercato di convincere Dante a farmi rimanere a casa senza farli preoccupare ma con il suo essere tirchio ho quasi rischiato la vita nel chiedergli di sprecare un biglietto già prenotato.

"Guarda questa giacca termica! Terrà di sicuro al caldo anche tra la neve delle montagne ne sono certa"

Nico mi trascina verso la vetrina, facendo avvicinare anche Kyrie e Nico ancora appiccicati da quando siamo usciti di casa, sono così sdolcinati delle volte che si rischia di morire per diabete all'istante.

"Sì, di sicuro sarà caldissima, bisognerà trovare una tuta da abbinare e anche dei pattini visto che a casa non ne abbiamo"

La rossa ci sorride guardandoci uno ad uno, per poi soffermarsi su di me che cerco di nascondermi dietro la figura di Nico, sfruttando la massa di capelli ricci che ha.

"Guarda che ti vedo, cosa c'è che non va, non ti piace pattinare?"

Sbuffo appena uscendo dal mio piccolo nascondiglio, ho sperato che per una volta mi avessero lasciato in pace ma a quanto pare non è così, come al solito insomma.
In risposta alla sua domanda non dico nulla, semplicemente scuoto la testa afferrando tra le dita la sciarpa e alzandola sopra il naso nel tentativo di nascondere le guance, questa volta arrossate ma non per il freddo.

"Ma, non ti piace o non sai pattinare?"

Con un sorriso gentile si stacca dal suo principe azzurro, avvicinandosi a me e abbassando la maschera fittizia creata in quei pochi secondi, ridacchiando appena  e scuotendo piano la testa.
Probabilmente ha capito già di suo senza il bisogno di rispondere, sembra avere il dono di capire chiunque semplicemente guardandolo negli occhi, sarà per questo motivo che riesce sempre ad essere un aiuto essenziale in qualsiasi caso.

"Cambio di programma allora, abbiamo due settimane per insegnarti a pattinare, ti faremo diventare migliore di qualsiasi campionessa olimpionica vedrai!"

E con queste parole inizia il mio inferno già da ora, diretti verso la pista di ghiaccio interna dove c'è chi va per divertirsi e chi, come me, sta per andare a spezzarsi una gamba o magari un braccio chissà.

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"Possiamo tornare indietro per favore?"

Chiedo quasi implorando ai tre ragazzi fermi avanti a me, intenti ad ignorarmi e a scrivere i nostri nomi sulla lista delle persone presenti, essendo una pista piuttosto grande -infondo è qui che svolgono gare di pattinaggio sul ghiaccio quindi insomma, è normale ci sia spazio- il numero delle persone che possono entrare non è un gran problema, per di più hanno montato una specie di ringhiera che trancia in due la pista per dividere quelli un po'più bravi da quelli che neanche si reggono in piedi, seguiti da un istruttore molto paziente direi.

"Perfetto, questi sono i vostri pattini, devo gentilmente chiedere alla ragazza dietro di voi di attendere qualche minuto, il tempo che la persona che la seguirà arriva, è già stato avvisato e si sta preparando. Nel mentre potete raggiungere i cancelli appena pronti"

La ragazza da dietro il bancone poggia vari pattini mostrandoci un sorriso gentile e amorevole, beccandosi però le mie occhiatacce piene di odio e voglia di uccidere.
Nico afferra i pattini anche per me, mormorando un 'non provare a fare la furba e indossali', il tutto accompagnato dalle risate dei due ragazzi alle nostre spalle, avviandoci poi verso le panchine situate poco più avanti, vicino alla pista.

Afferro il mio paio di pattini e, dopo essermi tolta le mie caldissime -e leggerissime- scarpe mi infilo i pattini freddi e pesanti, davvero molto pesanti, troppo, come fanno le persone a portare cosi del genere scusa??
Provo a chiuderli per bene, senza riuscita però, non so se è normale lasciare qualche gancio per i lacci senza i lacci, che sarà mai?

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