Capitolo 15

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Si buttò a terra e fissò il fiume Han, pensando a quanto gli piacerebbe affogare e morire lì.

Ma non può, ha ancora una ragione importante per vivere. Deve combattere per Donghyuck anche a costo della vita.

"Ti prego, non lasciare che il mio sole cali come te. Lui merita di meglio, più di quanto voglio dargli." Disse chiudendo gli occhi e lasciando che il vento tocchi la sua pelle delicata.

Tutto quello che desiderava era lasciar vivere Donghyuck più di quello che gli avevano detto.
Lui risplendeva anche sulla parte forte di questo ragazzo vulnerabile, è davvero forte.

E, procedendo a capire perché il minore piangeva per ragioni sconosciute, ora che tutto era chiaro, vuole solo abbracciarlo e dirgli quanto significa per lui.

Strinse i pugni al pensiero.

Una chiamata lo fece uscire dai suoi pensieri. Provò ad ignorarla ma, decise di rispondere dopo le numerose chiamate perse, potrebbero preoccuparsi.

Prese il telefono dalla tasca e controllò tutte le notifiche, ma si fermò solo ai messaggi e le chiamate perse di questa persona.

Fece un grande sospiro prima di chiamare il ragazzo abbronzato.

Non c'era bisogno di aspettare, il ragazzo rispose alla chiamata in un secondo.

"Dove sei?! Ti abbiamo cercato ovunque. Mark, non sto scherzando okay? Siamo preoccupati per te. Sono preoccupato per te."

Mark restò in silenzio, avendo il bisogno di lanciare via il telefono.

"Mark? Rispondimi per favore, sei arrabbiato con me?"

Mark non voleva rimanere in silenzio però ha fatto così per tutto il tempo.
Tirò semplicemente su col naso, aspettando che qualcosa esca dalla sua bocca.

"Non mi stai evitando, vero?" le sue parole erano piene di tristezza.

Finalmente, Mark rispose, "Vieni a casa mia quando hai tempo." era tutto ciò che poteva dire prima di chiudere la chiamata, non aspettando nemmeno la risposta del minore.

Le sue azioni sono deludenti, non era sua intenzione far preoccupare tutti specialmente Donghyuck.

Sospirò, pensando che potrebbe aiutarlo a calmarsi quando cominciò a canticchiare una canzone a caso.




















Dopo una lunga doccia, Mark si lavò i denti, prendendosi tutto il tempo del mondo.

I suoi continui sospiri mostravano quanto si sentisse esausto da tutte le cose che gli entravano nelle orecchie ed essere inserite nella sua mente era un altro livello di tormento.

Aprì lentamente la porta di questa casa particolare e vide nessuno nel salotto.

Con l'idea di andare su in camera, strisciò lentamente sulle scale.
Mark potrebbe star dormendo, ecco perché non era lì.

Brutta idea.

"Mark?" ovviamente, bussò alla porta ma, senza risposta.

Aspettò per qualche minuto, non c'è niente di male ad entrare, vero?

Un'altra mossa sbagliata.

Fu accolto da un  Mark a petto nudo che cercava qualcosa nell'armadio, probabilmente una maglietta.

Rimase immobile, il cuore batteva fortissimo alla vista meravigliosa. Cercando di non urlare.

Mark Lee è figo, una vista mozzafiato, anche se è di schiena.

Si girò lentamente cercando di uscire dalla stanza senza fare rumore.

Prima che potesse fare anche solo un passo, una mano gli prese il braccio, bloccandolo.

Poi fu intrappolato al muro con un movimento brusco, il braccio ancora stretto nella mano del maggiore, e faceva male.

Fu forzato ad aprire gli occhi e vide un lato di Mark che non avrebbe mai pensato esistesse.

I suoi occhi erano pieni di lussuria.

Donghyuck si sentiva caldo, troppo caldo.

Sobbalzò quando la mano di Mark si fece strada sotto la sua maglietta. Sentiva le sue dita fredde sulla sua pelle morbida, lasciando il ragazzo gemere piano ad ogni movimento.

"Te ne vai così presto?" Mark sussurrò nell'orecchio del minore e cominciò a baciarlo dolcemente. La sua voce è profonda e lo fa tremare.

Si, ha paura di questo Mark anche se è irresistibile.

Mark cominciò a lasciare baci partendo dalla mascella fino a quel punto, il collo e le clavicola erano il suo posto preferito dove voleva lasciare succhiotti.
Il ragazzo abbronzato gli faceva fare il suo lavoro.

Ad entrambi stava piacendo.

Sussultò alla prossima azione di Mark, cioè sbottonargli i pantaloni.

Il maggiore cominciò a baciarlo rudemente, assicurandosi che non ci sia nessuna cosa dolce.

Mark non sa nemmeno perché sta facendo questo al ragazzo, la vista di Donghyuck lo faceva arrabbiare, forse perché gli aveva nascosto la verità.
Pensava che Hyuck si fidasse di lui, ma si sbagliava, non si fidava e questo gli faceva male al petto e gli lasciava un peso sulle spalle. Ecco perché pensava che questo avrebbe alleviato la sua rabbia.

Ma no, è diventato ancora più avido quando il ragazzo ha ricambiato il bacio.

Hyuck avvolse le gambe attorno al bacino di Mark, senza spezzare il bacio.

Le mani del ragazzo abbronzato tra i capelli neri di Mark e l'altro lato del ragazzo diventava sempre più forte.

Spinse il ragazzo sul letto con Mark sopra di lui, aiutandolo a togliersi la felpa e lanciando la dall'altra parte della stanza. Cominciò a baciare i capezzoli del minore, succhiandoli, sapeva che il ragazzo era ferito e aveva il bisogno di fermarsi.

Ma non poteva, vuole andare avanti.

Era mortificato quando le lacrime di Donghyuck cadevano sulle sue guance come faceva la sua prossima mossa, si allontanò.

Solo dopo, si accorse di quanto aveva ferito il ragazzo e si sentiva malissimo, che cosa ha appena fatto??

"Hyuck.. M-Mi dispiace.." la sua voce quasi inaudibile per via delle lacrime che lo strozzavano.

"Hyung.." Si alzò e abbracciò il maggiore. "Non è colpa tua."

Ma le sue parole non aiutavano. Le lacrime che immergevano il suo viso.

Solo pensieri negativi invadevano la sua mente.

"Non voglio perderti Donghyuck."

Sᴜɴsᴇᴛ | MᴀʀᴋʜʏᴜᴄᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora