Un vaso rotto

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Ciao a tutti è la prima volta che scrivo su wattpad, nonostante ne sia dipendente, questo periodo di "chiusura" spesso mi ha fatto perdere di vista ciò che amo fare e i miei obiettivi, mi ritrovo qui a scrivere per dare vita a una storia che possa emozionare o semplicemente aiutare a far passare più velocemente momenti brutti...
Mi farebbe piacere se lasciaste un commento riguardo questo breve primo capitolo per farmi sapere cosa ne pensate. BACI E BUONA LETTURA.
-Gi

Ho paura, sento le loro voci divertite e eccitate. "Dai tesoro, vieni qui, non vogliamo farti nulla". All'improvviso i miei occhi vengono accecati da una forte luce e vengo strattonata per il braccio. Sto per morire!

Mi sveglio sudata, ho la gola secca. Controllo il cellulare, sono le 4 del mattino, mi siedo sul letto e mi stringo le tempie cercando di tornare lucida e vado in cucina per bere un sorso d'acqua e riprendermi dall'incubo che ormai disturba quasi tutte le mie notti.

A volte crediamo di essere invincibili e ci aspettiamo che tutto il male di cui sentiamo parlare ogni giorno sia estraneo a noi fin quando non viviamo sulla nostra pelle la cattiveria, l'insensibilità, tutto lo schifo che ci circonda. Ed è proprio quando sei felice, hai passato una meravigliosa giornata con i tuoi amici e sei uscita per la prima volta col ragazzo che ti piace che qualcuno si sente in diritto di riportarti con i piedi per terra, di violarti e fare di te ciò che vuole per ricordarti che nella vita si soffre e ci si può morire pur restando apparentemente in vita. Perchè è questo che fanno le persone deboli e tristi, ti trascinano nel loro buio e ti lasciano sola a lottare contro ciò che si nasconde in esso.
Sento le fresche lacrime che mi solcano il viso e quasi mi sento al sicuro con loro, mi sento ancora umana e mi fanno compagnia ogni giorno.

Passo accanto alla stanza dei miei e li guardo dormire beati per qualche minuto. Sembra che ormai non sia accaduto nulla e diamine, quanto vorrei che fosse lo stesso per me, vorrei non sentirmi in colpa e vedere loro spegnersi nel tentativo di farmi cambiare idea.

Distrutta ritoro a letto, inizio a leggere un libro preso a caso dalla mensola e mi addormento questa volta sognando ragazzi che vivono vite perfette e felici e urla improvvise.

7:00 del mattino.
Non ho bisogno della sveglia, il mio corpo, o per meglio dire, quel che ne rimane, è abituato a restare vigile tutta la notte e questo mi porta a svegliarmi quasi ogni ora per poi tornare a riposare e ripetere tutto in quello che mi sembra un loop eterno fin quando decido che è inutile provare a riposare e mi alzo. Vedo la porta aprirsi lentamente fino a mostrare la figura di mio padre che mi guarda con occhi dolci e con un sorriso incoraggiante in volto mi iinvita seguirlo al piano di sotto per la colazione e subito mi rendo conto che oggi è il fatidico giorno in cui è giusto, a detta dei miei, che io ritorni alla mia quotidianità e alla mia vita normale.

Quattro mesi,
sono quattro mesi che evito tutti e tutto e cerco di rimettere a posto i pezzi del mio cuore ormai andato in frantumi. Non ho più sentito i miei amici, nonostante la loro insistenza nel volermi parlare e vedere, per non parlare di Filippo il ragazzo con cui mi stavo sentendo, ma probabilmente lui non ha perso tempo a dimenticarsi di me dopo la mia chiusura a riccio.
Mi dirigo in cucina dopo essermi resa abbastanza decente e vedo mia madre guardarmi con gli occhi lucidi, senza una parola mi viene vicino come per stringermi in un abbraccio ma istintivamente faccio un passo indietro, mi sento un mostro per questo e vedo il dolore nei suoi occhi, ma non riesco ancora ad accettare nessun contatto fisico...
Mi scuso non riuscendo a guardarla negli occhi e l'unica cosa che riesce a dire prima che io esca di casa è-Cami sei forte, andrà tutto bene-

Cerco di sorridere ed essere forte per lei , ma ormai mi sento come un vaso rotto e non so se questa sensazione andrà mai via.

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