ONE

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"Sono quello che ti uccide e poi piange per te
Ma anche l'unico che ti legge il pensiero
Fottevo
Non nego più

Marracash - niente canzoni d'amore

BRANDO

Nic lo aveva appena lasciato per "farsi i cazzi suoi come al solito", aveva pensato, mentre finiva l'ennesima sigaretta seduto sul muretto di quel ponte freddo e umidiccio.
Era scocciato, e si sentiva abbandonato in un certo senso, era sempre circondato dagli amici e da gente che lo ammirava, ma chi ci teneva davvero?
"Che discorsi da fighetta" si ripeteva, però non era la prima volta che gli passavano questi pensieri per la testa.
Brando era a suo agio in mezzo alla gente, gli piacevano le attenzioni, era disposto a fare le peggio cazzate al limite del legale pur di essere sulla bocca di tutti come "il grande, il pazzo" anche "il coglione" pensò con un mezzo sorriso metallico.
Ma niente, ecco la malinconia che tornava, non capiva perché "c'hanno tutti sempre qualcosa di più importante da fà" quando magari lui avrebbe fatto altre mille bravate.
Iniziava a sentire freddo e tutto quell'umido si stava trasformando velocemente in pantaloni bagnati, e non ne aveva proprio voglia con quello che li aveva pagati, così, con un mezzo saltino, si mise in piedi e iniziò a scrollare la chat di Whatsapp.
"Nic c'ha i cazzi suoi, l'altri sicuro sono a scoparsi quelle troiette del pubblico, madonna che schifo, saranno pure carine ma del pubblico dai che pezzenti" pensò tra se e se.
Niente, girava su se stesso con il solo viso illuminato dallo schermo dell'ultimo modello di iPhone che suo padre gli ha fatto trovare sotto l'albero di Natale, fino a che non fermò il dito sulla chat con Fedeli.
Si bloccò nel suo roteare, e iniziò a mordersi nervosamente il lato sinistro del labbro inferiore, facendo intravedere le piastrine metalliche del suo apparecchio.
"Chissà che cazzo sta a fà Fedeli, figlio del preside che spaccia, pensa te, il colmo davvero.. effettivamente sto a corto di caramelle, magari me svoltano la serata"
Aprí la chat, e velocemente digitò un messaggio.

B: Senti ho finito le caramelle dimmi dove abiti che vengo io e ti risparmio pure la consegna mi serve un cinquantello

Si diresse a passo sostenuto verso la macchina gentilmente offerta dal padre, chiusa la portiera, come ogni ragazzo responsabile, decise di fare qualche sorso dalla bottiglia di vodka alla pesca che era rimasta in macchina.
Si era messo comodo e aveva acceso la mezza canna rimasta spenda nel posacenere, con il finestrino abbassato si portava la mano alla bocca per fare un tiro e con l'altra muoveva il pollice sullo schermo per saltare le insta stories, in attesa di una risposta di Fedeli.
Neanche il tempo di fare il secondo tiro che gli apparve una notifica nella parte alta del telefono

F: ma non puoi proprio aspettare? C'ho da fare stasera

Il riccio aprí immediatamente la chat, dandosi uno schiaffo mentale per la mancanza di dignità nel visualizzare dopo mezzo secondo, e rispose già alterato

B: seh immagino la tua vita casa e chiesa come deve essere impegnata. vedi di dirme subito ndo stai che non c'ho tempo da perdere

Iniziava già a far fatica a scrivere, la mente e la vista annebbiati dall'alcol e dal fumo che stavano facendo effetto. Era irritato, perché di essere snobbato da Nic lo poteva anche accettare, ma Fedeli, lo sfigatello gay, no.

F: vedi che sei tu che hai bisogno di me

Stava ancora rimuginando quando lesse il messaggio, gli scappo una risatina isterica, non ci poteva credere che avesse il coraggio di contraddire la sua volontà così spudoratamente, proprio lui poi, prese il telefono e digitò

B: senti manco io c'ho voglia di vederti, se non eri la mia ultima. Scelta nn ti avrei scritto non complicare le cose credimi è meglio

Aveva sbagliato anche a scrivere dalla velocità con cui mandò il messaggio, non era per niente abituato ad essere contraddetto, le persone di solito lo temevano e facevano qualsiasi cosa dicesse loro di fare, per paura di ripercussioni. Era stupito di quella risposta, non se lo aspettava da un debole come Fedeli.
Non sapeva neanche lui perché avesse iniziato a trattare le persone a pesci in faccia, ma aveva capito che nella vita o sei cacciatore o sei preda, e lui non si poteva permettere di farsi mettere i piedi in testa da nessuno.

NIENTE CANZONI D'AMORE • brabio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora