Avete presente quando avete addosso quel freddo che vi entra nelle ossa? Si, proprio quello che nonostante vi coprite con 100 coperte non se ne va? Resta li a torturarvi come se foste il suo peggior nemico. Come se non avesse un altro posto in cui stare e resta li, aggrappato a te e non ti da pace.
Personalmente lo definisco il freddo della tristezza, perchè di solito arriva mentre sei nel pieno di un crollo psicologico. Mentre sei sul letto con il volume della musica al massimo negli auricolari. Mentre piangi e ti lasci cullare dalle canzoni malinconiche che hai scelto creando una playlist per questi momenti bui, soffocanti e così intimi. Si hai sentito bene. Intimi. Sono intimi perchè nessuno ti vede mentre stai così, nessuno se ne accorge. Sei semplicemente tu, davanti ai tuoi demoni. Tante volte non abbiamo le forze per affrontarli e inconsapevolmente ci lasciamo cullare da loro e direi quasi consolare. Il problema è che questi demoni sono ammaliatori nati. Sono come le sirene, ti incantano facendoti ascoltare la loro soave voce e senza che te ne accorgi ti fanno annegare. Ti portano giù, fino agli abissi più profondi e quando te ne rendi conto è troppo tardi. Ormai sei sul fondo e l'unica cosa che ti rimane da fare è coricarti su di esso e guardare su e sperare che dalla superfice arrivi una corda che ti aiuti a risalire. Ci speri con tutto il cuore..
Arrivati a questo punto ti svelo un segreto. Non aspettare quella corda. Perchè niente e nessuno la calerà giù per permetterti di afferrarla e se ancora non sei sul fondo cerca di ribellarti in tutti i modi da quella sirena che ti sta trascinando giù. Una volta arrivati sul fondo è veramente tanto difficile uscirne. Quel fondale si riempirà sempre di più di parole, gesti, persone e qualsiasi cosa possa ferirti. Combatti con tutte le tue forze per non arrivare in fondo.
Ma in ogni caso sappi che capisco che certe tentazioni sono difficili da combattere. Io personalmente sono stat@ sul fondale. Non lo auguro a nessuno. Quindi ti capisco e so che non è facile. Indipendentemente da ciò che ti è successo, il dolore è dolore e va affrontato come meglio credi. Ma ricordati di dare sfogo a questo dolore perchè se lo tieni li, oltre a non andarsene, arriverà il momento in cui non sarai più in grado di tenerlo a bada ed uscirà di colpo, senza preavviso. E credimi se ti dico che quando succederà il dolore si trasformerà in qualcosa di fisico che ti schiaccerà lo sterno e ti mancherà il fiato. Parla, scrivi, urla, canta, piangi, corri ma non tenere dentro quel dolore.
Diario sfogo, scrivimi se hai bisogno.
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General FictionQuando hai bisogno di aiuto e non arriva da nessuno l'unica cosa che ti rimane è...