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Ho passato le due ore migliore della giornata tra acrobazie e spin, i miei preferiti, e al mio coach sono piaciuti molto. La prima mezz'ora posso pattinare liberamente e per il resto del tempo mi allena, lui sa, lui sa perché preferisco qui al chiuso, non sopra una lastra che potrebbe rompersi da un momento all'altro e soprattutto non sotto i 4°C perché allenava anche lei ai tempi del liceo.
Quando ho finito il nonno è già fuori ad aspettarmi, saluto il coach e con una cioccolata bollente tra le mani presa alle macchinette raggiungo il nonno.
La giornata scorre tranquillamente come sempre, doccia bollente, guardo video, ripasso un po' prima dell'ora di cena per tenermi fresca gli argomenti per domani e dopo cena come è nostro solito fare chiacchieriamo del più e del meno, guardiamo qualche episodio della serie che stiamo seguendo al momento e poi a letto abbastanza presto visto la moltitudine delle cose che faccio alla mattina.

La mattina dopo è uguale alle altre, il nonno mi accompagna alla fermata e quando salgo sull'autobus sta volta non vado in fondo visto la presunta presenza di Mr. Black dal suo bigliettino lasciatomi ieri nell'armadietto, ma nei primi posti, quelli in diagonale rispetto all'autista e da cui riesci a vedere la strada. Metto le cuffiette e faccio partire Snowman di Sia, in questo periodo sono in fissa con questa canzone, potrei pure definirla la mia preferita, ma non metto il volume al massimo come ieri per non disturbare l'autista. Ma la mia pace viene subito interrotta da qualcuno che mi toglie la cuffietta, mi giro per riprenderla ma non vedo nulla perché la persona in questione ha deciso di mettere la sua mano davanti ai miei occhi.
"Serio? Molto spiritoso da parte tua, prima mi privi di una cuffietta e poi della vista"
"Sì. molto serio. Dai girati non voglio che tu sappia chi sono"
La sua voce oggi è ancora più profonda di ieri mattina se possibile e mi fa venire i brividi.
"Ma tu ti decidi ad ascoltare della vera musica? Allora com'era quella che ti ho consigliato ieri?"
"Non lo so dimmelo tu, io di certo non ascolto canzoni che mi impone uno sconosciuto che insulta la mia di musica"
"Ah è così allora principessina? Noto che abbiamo la lingua lunga, fai bene"
Mi restituisce la cuffietta e noto che all'interno del polso sinistro c'è la fine di una frase tatuata. Bene, nella nostra scuola solo la metà, circa, ha dei tatuaggi.
"Perché non vuoi che io sappia chi tu sia? Sai che è abbastanza inquietante?"
Dal posto di dietro sento che si sistema meglio e dopo qualche secondo sento il suo respiro caldo sul mio collo, ma non sento solo quello, sento anche un profumo che mi ricorda il calore dei boschi durante le estati calde, ma non solo, sento anche un odore strano mai sentito che mi fa avere un piccolo giramento di testa. Nel mentre vedo l'autista che mi lancia qualche sguardo di sottecchi per controllare la situazione, Mr. Black se ne deve essere accorto anche lui e allora faccio un cenno di sorriso all'autista per fargli capire che ho tutto sotto controllo anche se in realtà non capisco se il mio cuore stia battendo più velocemente o se stia perdendo qualche battito.
"Fidati, lo faccio per te. E noto con piacere che oggi hai messo la mia sciarpa, la puoi tenere"
E' vero, avevo messo la sua sciarpa nonostante ne avessi abbastanza per cambiare ogni giorno per un mese, era così calda e aveva questo profumo leggero che non riuscivo a decifrare, ma avendo lui ora così vicino ho capito e mi fa impazzire.
Appena realizzo ciò che ho detto nella mia mente cerco di allentare un po' la sciarpa, perché d'improvviso si è fatto tutto caldo e sento le mie guance andare in fiamme, non avevo mai provato sensazioni del genere per il profumo di un ragazzo.
Perché mi fa questo effetto? Non so nemmeno chi sia.
"Tutto okay?"
Sento la mia gola diventare un deserto, mi rendo conto anche che sto trattenendo il respiro, mi lascio subito andare per cercare di tranquillizzarmi non deve capire che la sua presenza mi provoca qualcosa, risulterebbe anche strano. Mi risveglio dai miei pensieri e gli rispondo di sì muovendo la testa su e giù con movimenti meccanici. In tutto ciò la mano è ancora sui miei occhi, effettivamente mi ha restituito la cuffietta dall'altro lato.
"Potresti spostare la mano dai miei occhi? Prometto che non mi girerò visto che non vuoi" l'ultima parte l'ho detta con un certo tono per fargli capire che la cosa mi innervosiva abbastanza. Subito dopo la sua mano si toglie e devo strizzare un po' gli occhi per riadattarli alla luce, nel mentre a quanto pare il sole ha iniziato a farsi vedere con dei raggi timidi tra le nuvole.

Poco dopo rivedo la sua mano davanti ai miei occhi ma sta volta non per togliermi la vista ma per porgermi una tazza fumante e mi arriva immediatamente alle narici il profumo di un caffè al caramello Io amo molte bevande, specialmente quelle particolari, quelle che non berrebbe nessuno, ma questa in particolare non l'ho mai preso al bar della scuola davanti agli altri. L'ho sempre preso solo al bar della biblioteca
"E questo?"
"So che è uno dei tuoi preferiti"
Non ho il tempo di ribattere che il pullman è arrivato davanti alla scuola e Mr. Black si è alzato subito per scendere, aspetto di vederlo passare davanti al mio finestrino perché è sceso dalle porte di dietro e poi scendo io da quelle davanti. Chi sarà? Come fa a sapere tutte queste cose su di me? Perché fa così? Perché con me? Perché ora? Come farò a concentrarmi oggi a lezione? Mi fa creare troppe, troppe domande e la cosa mi infastidisce non poco, mi da fastidio sapere che oltre a me c'è qualcuno che osserva in silenzio e conosce le altre persone senza interagire con quelle...

My snowman & MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora