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Erano nella casa di Denki, i partecipanti al festino erano il proprietario dell'abitazione, Kirishima, Mina, Momo, Midoriya, Todoroki e Bakugou.

Al biondo non piaceva stare in compagnia, erano tutti di classi differenti, tranne Kaminari, ciò lo disturbava parecchio.. cercava di non farlo vedere.

Prese un bicchiere di vodka e lo bevve in un unico sorso, sentendo poi la gola in fiamme strinse gli occhi. Gli piaceva la sensazione, non l'avrebbe mai negato, anche se sapeva fosse una cosa negativa.

Kirishima era con Denki, stava fissando il biondo da una bella mezz'oretta. Decise di avvicinarsi a lui e di trascinarlo fuori, senza fiatare.

— Bakugou, ti senti bene? — Disse il rosso, guardandolo quasi con preoccupazione.

— Si, perché non dovrei. — Sputò acidamente, non guardandolo in viso nemmeno per sbaglio.

Il rosso lo prese per il polso facendogli aderire la schiena dietro si se, proprio sul muro della casa, quello che dava per il giardino. Era una parte un po' nascosta di casa Denki, non li avrebbero visti.

— Ti senti a disagio, ammettilo, su — Disse con un sorriso comprensivo, lasciandogli il polso.

Il biondo sbuffò portandosi una mano sulla fronte.

— Si, mi sento a disagio. Mi sento anche accaldato e l'unica colpa ce l'hai tu. Lo vedi? Lo vedi come non riesco a guardarti gli occhi, cremisi, simili ai miei, uno specchio pieno di risposte. Forse è la tua vicinanza che mi fa girare i coglioni. Forse è il tuo carattere comprensivo che mi fa sentire debole. Smettila. Non so mai che fare, cosa rispondere. Non so proprio niente. Mi fai girare.. —

Il rosso rimase sbigottito dal suo discorso, lo abbracciò stretto a se d'istinto, non facendolo nemmeno finire di parlare, ridacchiando appena.

— Kat, è okay — sussurrò accarezzandogli la schiena con il palmo della mano. Sentendo il suo respiro calmarsi ed i muscoli rilassarsi tirò un sospiro di sollievo.

— Rientriamo, eh? — Disse il rosso energico.

Il biondo si lasciò stringere la mano e rientrò dentro con lui: era decisamente più rilassato, il suo profumo era davvero un calmante.

Lo aveva stregato.

Wrong number - KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora