CAPITOLO 8

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                       OCCUPATO

Per tutta la settimana successiva quasi non vedo Zayn. Esce troppo presto di casa e torna alle nove di sera. Riesco a fargli trovare pronto qualcosa e ceniamo insieme ma siamo entrambi troppo stanchi per avere una vera e propria discussione. Sembra che un giorno di riposo abbia sabotato chissà cosa e bisogni rimediare con super extra lavoro.

Sono contenta quando Zayn mi dice che partiamo per il tour e spero che la situazione possa migliorare. Ho il mio momento di crisi quando mi ritrovo da sola a casa seduta su una valigia che non vuole chiudersi e Zayn non è con me ma riesco a riprendermi.

Purtroppo pensare che possa andare tutto bene è come credere nelle favole.

Ora non vedo proprio più Zayn. Abbiamo camere d'albergo diverse e mentre la mattina registrano il nuovo album la sera tengono concerti. Non posso entrare quando registrano per motivi di copyright o qualcosa del genere, in teoria non possono fidarsi ed io potrei registrare qualche canzone e farla finire in rete.

Ho provato ad andare ai concerti ma la tristezza mi assale subito. Sembra così felice Zayn, così a suo agio, mentre io mi ritrovo ad ondeggiare a ritmo con mille sguardi torvi intorno e la sensazione di vuoto per la mancanza di Zayn. Ho smesso di andarci.

Passo quindi le mie giornate in giro per le varie nuove città. Per qualche verso è elettrizzante. Zayn per i sensi di colpa mi procura guide eccellenti e soggiorni davvero piacevoli. Mi riempe la giornata e sospetto che lo faccia perché non mi dia da pensare troppo a lui.

Lo chiamo giusto se necessario e raramente risponde alla chiamata. Manda un messaggio di scuse qualche ora dopo ma ormai è sempre lo stesso "Scusa lavoro, mi manchi tanto, a dopo"

"Sarà sempre così vero?" chiedo mentre abbandoniamo la Spagna e viaggiamo verso l'Italia.

"Anche peggio" ammette Zayn ed evita di guardarmi.

"Tu saresti lontana ore" fa notare.

"E ci si metterebbe anche il fuso orario"

"Capisco" dico. Avrei voluto non capire.

"Verrai domani al concerto?" chiede Zayn.

"No, verrò a quello di Roma" gli dico. "Claire e Charlotte non ci saranno comunque" dice duramente.

"Lo so, ma Roma è la mia città!" dico imitando uno sguardo vacuo per cercare di alleggerire la tensione.

"Vieni a tutti e due" mi supplica.

"È un modo per sentirti più vicino" continua a pregarmi.

"Okay" alzo le mani sconfitta e ricevo in risposta un dolce bacio.

"Vorrei non essere così inpegnato" mi confida all'orecchio.

Gli sorrido falsamente e mi alzo. Nella parte poco più discostata del pullman vengo accolta dalle grandi braccia di Liam. Mi abbraccia e si accorge prima di me che piango disperata.

"Rimarrà sempre così vero?" chiedo cercando inutilmente di smettere di piangere.

"È difficile per tutti" dice Liam più con l'intento di calmarmi.

"E come si fa?" chiedo mordedomi il labbro disperata.

"Ci si abitua" risponde cupamente lui.

"E se non dovesse succedere?" chiedo. Domanda sbagliata.

"Ci si lascia"
         CIAOOOOOO!!!!
Sono tipo troppo contenta dello stile di questi capitoliii!!! A voi piace?
Sono a scuola con biologia che non guarda ahahha ma non prendete il mio esempio eh! ;)
Baci Baci
werenotcool

LASCIANDOMI CADEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora