CAPITOLO 5

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SUPPORTO MORALE

Mi sono appena svegliata e Zayn non è in stanza. Mi ha scritto un messaggio di buongiorno veloce dicendomi che aveva un programma a cui doveva partecipare a Londra e sarebbe stato quasi tutto il giorno fuori.

Apro il suo computer ed entro sul mio Skype. Mando velocemente un messaggio a Claire e sia lei che Charlotte sono subito online.

Chiamo Charlotte.

"Ehi bella!" urla subito.

"Ma a me non chiami?" chiede subito dopo Claire ironicamente.

"Scusa" rido ed alzo le mani in mia difesa.

"Harry come sta?" chiede subito dopo.

"Non lo so, non lo vedo da quanto te, penso stava con Zayn oggi, poi ti dirà lui." spiego.

"Si, mi ha detto, però boh lo sento strano" si rattrista.

"Gli manchi!" le gridò esausta Charlotte dandole una gomitata sulle costole.

"Magari!" sospirò lei di rimando.

Risi, mi erano mancate.

"Cosa c'é?" mi chiede Claire.

"Niente" ribatto.

"Dicci tutto cara" dice allora lei facendosi del tutto seria. Anche Charlotte mi guarda preoccupata.

"Niente" rispondo. Sento incupirmi da me.

"A noi puoi dire tutto" mi rassicura Charlotte sorridendomi incoraggiante. Ricambio.

"Non va niente bene!" mi sfogo.

"Non piaccio alla sua famiglia, non mi sono trovata bene con i suoi amici..." continuo.

"E lui?" chiede Claire

"Lui è lui, insomma, con gli amici mi difende abbastanza ma non posso farlo litigare con la famiglia. Ieri mi sono addormentata piangendo tra le sue braccia con lui che mi coccolava!" dico.

"E ti sembra brutto?" chiede retorica Charlotte. "Magari tutti così!"

"Brutto è non sentirsi alla sua altezza, brutto è pensare che lui vorrebbe avere di meglio e si limita a me!" rispondo.

"Non posso sentirmi inadeguata per lui!" ribatto.

"No, certo, questo è un problema" ammette Claire.

"Con te Harry com'è?" chiedo.

"Ho conosciuto davvero pochi dei suoi amici e sua sorella e sua madre le ho viste di sfuggita su Skype..." non continua la frase per non farmi troppo male nel dire apertamente di essere stata accolta bene da tutti.

"Perché non posso essere come te invece di una ragazzina rompiscatole?" chiedo.

"Sei perfetta quindi esci di qui e va a spaccare il culo a chi non ti apprezza!" mi urla Claire.

"Sennò lo faccio io eh, bada bene" avverte.

Scoppiamo a ridere, sappiamo entrambe che potrebbe farlo sul serio.

"Non sarebbe male venire a Londra da te..." riflette Charlotte facendoci ridere ancora di più.

"Peccato allora che non sono a Londra ma a Bradford!" ribatto scherzosamente. Ridiamo.

"Senti, andiamo a mangiare, non dovresti pranzare anche tu?" chiede Charlotte.

"Mi sa che oggi salto" sorrido leggermente.

"No, no, così non va, vai a mangiare!" mi rimprovera Claire.

"D'accordo" mento.

Chiudo la conversazione prima che possano dire altro.

LASCIANDOMI CADEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora