CAPITOLO 4

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Mi sveglio con le luci dell'alba, si sentono gli uccelli cinguettare al primo mattino.
Si può udire anche il rumore dell'acqua che scorre dall'enorme fontana situata nei giardini del maniero.
È così rilassante che non vorrei alzarmi.
Oggi è il mio primo giorno di lavoro, e sì, sono in ansia.
Spero solo che Katy non faccia storie!
Mi alzo e comincio a far scorrere l'acqua calda per farmi il bagno, ho deciso di mettere l'essenza di rose nella vasca.
Lentamente mi infilo dentro e chiudo gli occhi, domani devo iniziare pure le elezioni...
Non so che tipo sarà il professore, ma almeno farò un sacco di amicizie.
Dopo mezz'ora esco dalla vasca e mi metto l'asciugamano intorno al corpo.
Prendo un vestito bianco con dei fiori al lato sinistro e delle ballerine bianche.
Almeno starò comoda, con questo caldo!
Raccolgo i capelli e mi faccio una lunga treccia di lato, un po' di matita e un lucidalabbra rosa carne e ovviamente la collana di mia nonna.
Esco dalla stanza e mi dirigo nella grandissima sala da pranzo, vedo Katy e Logan seduti a ridere.
Cerco con lo sguardo gli altri, sono fuori e sembrano impegnati in una discussione seria... Cosa sarà successo?

«Buongiorno, avete dormito bene?».

Aspettando una loro risposta mi siedo al grande tavolo, nel frattempo vedo entrare i fratelli, seguiti da Morgan.

«Buon dì anche a voi»
dico con un sorriso.

Non mi convince, sembrano molto nervosi.
Non rispondono e si siedono.
Prendo un succo e una brioche al cioccolato.

«Buongiorno Alexandra»
mi dice Lucas.

Il suo tono non promette nulla di buono.

«Buongiorno Alex»
risponde Michael.

«Sì, abbiamo dormito abbastanza bene, e tu? Ti abbiamo sentita lamentarti stanotte...»

Cosa? Oh merda...

«Mi dispiace, spero di non aver fatto passare la notte in bianco a nessuno. Ho solo avuto un brutto incubo...»

Sento lo sguardo di tutti addosso.
Poi Michael con una risata fastidiosa si alza e si avvicina a me dicendo:

«Uhm...un brutto incubo. Povera bambina, la prossima volta verrò ad accarezzarti, piccola...»

Razza di idiota e somaro!

«Ti ho già detto che ho un nome. Mi chiamo A-L-E-X... OK? E poi non ho bisogno delle tue carezze né tanto meno sono piccola e indifesa. Che sia chiaro!»
gli dico faccia a faccia, urlando il mio nome.

Non mi piace la piega che sta prendendo questa giornata, per di più adesso suo fratello mi guarda male.Non è colpa mia se manca totalmente di educazione, così alzandomi dico:

 «Katy andiamo a prepararci, io ho finito di fare colazione».

Stranamente non fa storie, ed è meglio così!
Mentre mi alzo, noto lo sguardo dei quattro uomini seguirmi.
Forse non sono abituati a una donna con spina dorsale!
Beh, mi dispiace ma nessuno mi mette i piedi in testa.

«Katy fai il bagno mentre io sistemo la tua stanza, poi ti aiuto a scegliere un abito per la scuola».

Lei mi guarda per un momento e senza dire una parola va a farsi il bagno.

«Sei fidanzata?» mi chiede.

«No, non lo sono. Perché? E tu, nessun corteggiatore?» dico facendole l'occhiolino.

IL DESTINO DI UNA DEADove le storie prendono vita. Scoprilo ora