CAPITOLO 1

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Eccomi qui che sistemo le ultime valigie per partire.
Dopo la morte dei miei genitori, la mia vita qui a Parigi non ha più senso per me.
Ogni cosa mi ricorda di loro, quindi ho deciso di trasferirmi in un piccolo paese sperduto della Puglia mi aiuterà a ricominciare da capo.
Mia madre mi avrebbe proibito una cosa simile, per non parlare di mio padre, a cui sarebbe venuto un infarto.
Al solo pensiero mi viene da ridere

 «Signora, i bagagli sono pronti...»
mi dice l'autista chiudendo il baule dell'auto.

Guardo per l'ultima volta casa mia e una lacrima scivola sul mio viso.
Quanti ricordi, ma sono pronta a ricominciare.

«Arrivo, solo un minuto...».

Prendo le ultime cose e salgo nel taxi.
Appena arrivo in aeroporto sento la tristezza invadere il mio cuore, mi mancherà tutto di questo posto!
Dopo aver attraversato il tunnel, seduta al mio posto in attesa che l'aereo decolli, guardo fuori dal finestrino mentre l'hostess chiede ai passeggeri di allacciare le cinture.
Ritorno a guardare fuori mentre la città svanisce del tutto, sento che sto per avere un attacco d'ansia, così prendo una pillola per calmarmi.
Chiudo gli occhi e la pace mi pervade tutto il corpo, so che andrà bene, alla fine dei conti sono una donna forte! Devo farcela... niente e nessuno potrà fermarmi!
Mi sveglio spalancando gli occhi, mi sono addormentata come una bambina, dannazione! L'aereo sta atterrando e uno scossone mi riporta alla realtà.
Prendo i bagagli e scendo, siamo a Roma, capitale D'Italia.
Devo dire che è molto bella!
Sono circa le sei di pomeriggio e sono quasi due ore che aspetto, insieme ad altri passeggeri, il pullman che ci porti a destinazione Ho molta fame e poi sono stanchissima!
Dopo una mezz'oretta arriva il pullman, a stento trattengo un alleluia.
Mentre caricano i bagagli prendo posto avanti, ho sempre sofferto il pullman.
Prendo il mio mp3, le cuffie e ascolto i Guns n' Roses osservando le varie città e i paesi sfilare. Arrivata in Puglia,devo ammettere che è molto bella, c'è il mare e tanto verde e credo che mi piacerà vivere qui.
Passiamo per Bari e poi andiamo verso Taranto ed è qui che devo scendere per raggiungere Roccaforzata.
Cambio mezzo, un nuovo pullman per l'ultimo tratto di strada; salgo e prendo posto, tirando fuori dalla mia borsa il mio mp3 per ascoltare Lithium dei Nirvana.
Arrivata a Roccaforzata mi pare di ritrovarmi in un paese dell'antico west.
C'è pochissima gente. Appena scendo prendo le mie valigie e mi dirigo al B&B per riposare.
La stanza è molto carina, ha uno stile antico ma curato, arredata con gusto.
Faccio una doccia calda e indosso il pigiama, ma prima di dormire decido di chiamare Cassy per avvisarla del mio arrivo.
Mentre il telefono squilla, mi accendo una sigaretta e vado all'enorme finestra che regala una visuale mozzafiato.
Di fronte c'è un bellissimo bosco immerso nelle tenebre che, per quanto affascinante possa essere, mi mette un certo timore.
C'è una bella luna che aggiunge uno tocco magnetico, un fascino enigmatico, come un qualcosa di pericoloso.

«Alexandra, Alex, ci sei o ti sei addormentata?»
sento dall'altro capo del telefono.

 «Ciao Cassy, scusami, mi ero persa nei miei pensieri.
Come stai?
Io sono al B&B, domani raggiungerò il casale della famiglia per la quale dovrò lavorare».

«Sto bene, ero solo un po' in pensiero per te cara, comunque che mi dici del posto, ti piace?»

«Sinceramente è un posto molto tranquillo, sono le nove di sera e non c'è anima viva in giro. Sembra un paese fantasma...»
dico ridacchiando.

«Ma dai, vedrai che ti piacerà, lo troverai pieno di misteri e avventure...
Chissà, forse troverai anche un bel ragazzo...»

«Sai che ho chiuso con i ragazzi, mi è bastato il mio ex.
Poi speriamo che sia così, la vita monotona mi annoia...» 

«Andiamo Alex, sei una bella donna, non ti manca nulla e poi non significa che devi chiudere il tuo cuore per colpa di uno stronzo!»

«So che ha ragione, ma da quando sono morti i miei genitori non ne voglio sapere più, vorrei un po' di tempo per me e fare qualcosa che mi renda felice, come una volta».

«So che è difficile per te, ma devi andare avanti e lo sai! Adesso devo lasciarti tesoro, devo vedermi con Peter e se lo faccio aspettare finirà con il mandarmi a quel paese»
dice ridendo.

«Ma dai Cassy... davvero lo farai esasperare quel povero ragazzo! »

«Ma se sono perfetta io... PERFETTA! Ci sentiamo tesoro, un bacione e un abbraccio».

Chiudo la chiamata e spengo le luci, però decido di godermi un altro po' la vista che offre il B&B. Comincio a perdermi nei miei pensieri, quando sento dei passi provenire dal bosco.
Non sono sicura, ma si intravede una figura avvolta nel buio.
Cerco di mettere a fuoco per vedere meglio di fronte a me, potrebbe essere anche la stanchezza del viaggio, in più l'atmosfera di questo posto...
Sicuramente me lo sto immaginando!
Mi metto a letto pensando alla giornata che mi aspetterà domani e prendo lentamente sonno.



ECCO A VOI IL PRIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA, SPERO VI PIACCIA E VI TENGA COMPAGNIA IN QUESTI GIORNI DIFFICILI PER TUTTI NOI.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, ALLA PROSSIMA E UN BACIONE A TUTTI VOI...:-)


IL DESTINO DI UNA DEADove le storie prendono vita. Scoprilo ora