CAPITOLO 3

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Davanti a me appare un uomo sulla trentina, alto circa un metro e ottanta, occhi nocciola e le labbra di un rosso ciliegio che sono un dolce invito ad assaporarle.
Mi guarda in modo predatorio e alquanto arrogante, non so perché ma il fatto che mi fissa in questo modo mi irrita.

«Salve, sono Alexandra Madison, la nuova governante».

Continua a scrutarmi senza dire nulla.

«Lei è il Signor Petrova?»

 «Lucas, la bambina è arrivata...»
 dice rivolgendosi alle sue spalle.

«La bambina, come dice lei, ha un nome! Mi chiamo ALEXANDRA!»

«Non innervosirti bambina, o il cuore ti scoppierà»
dice ridendo.

Prima ancora che io riesca a rispondere, sparisce.
Entro dentro, certo che hanno gusto!
Ci sono quadri dell'800, tappeti enormi di pregio, credo che siano persiani...
La trovo bella, anche se troppo antica negli arredi...
Vedo un uomo scendere da un'ampia scala che porta al piano di sopra, ha i capelli neri e corti, occhi come l'oceano e nei suoi movimenti è affascinante, così delicato, e molto fine.
È il secondo uomo che vedo in questa casa e sono entrambi bellissimi...
L'uomo avanza verso di me ridendo, come se mi avesse letto nel pensiero.

«Salve Signorina Madison, sono Lucas Petrova e quello che ti ha aperto la porta è mio fratello Michael, mi segua, le mostrerò i suoi appartamenti».

«Lieta di fare la sua conoscenza, signor Petrova, ha una bellissima casa».

Mi sorride mentre saliamo le scale, mi guardo intorno... è un labirinto questo posto!
Ha un fascino storico, sento che in queste mura ci sono tanti segreti e tanta storia vissuta.

«Ecco il suo alloggio, spero che sia di suo gradimento, Miss Madison»
mi dice fermandosi davanti a una porta.

Guardo l'interno della stanza e rimango scioccata, è grandissima, tre volte il soggiorno di casa mia!
Ho anche una mini biblioteca con alcuni testi antichi.
La scrivania è comoda e spaziosa, un letto in ferro battuto nero con delle lavorazioni di rose e rami intrecciati intonati al colore delle mura di un giallo antico, è così bella... è meravigliosa, non ho parole per esprimere la sua magnificenza.
Lucas mi guarda, divertito dalla mia reazione, e poi aggiunge:

«Alle otto e mezzo viene servita la cena, per stasera si riposi, poi domani le mostrerò tutte le stanze, così potrà cominciare tranquillamente con le sue mansioni».

 «Va bene, avevamo stabilito che un giorno a settimana avrei avuto la giornata libera. È così?»

«Certo, ha un giorno libero e due mezze giornate con orari da concordare. Si cambi, l'attendo nel soggiorno principale».

Annuisco e gli faccio un sorriso, Lucas esce e chiude la porta.
Rispetto al fratello, è molto gentile ed educato.
Faccio una doccia calda con olio all'essenza di lavanda, è bello e molto profumato...
Dopo il bagno decido di lasciare i capelli sciolti, mantenuti da una sottile treccia ai lati.
Indosso un vestito nero con un cinturino nero lucido, non toppo elegante né volgare, mi faccio un trucco leggero e indosso un paio di scarpe nere di seta con il tacco.
Poi prendo il ciondolo di mia nonna e lo metto al collo, non mi abbandona mai questo pendente, mi aiuta a mantenere viva la sua memoria.
Esco dalla stanza e mi dirigo verso il corridoio, e dopo aver raggiunto le scale sento delle voci. Lucas e Michael stanno discutendo vivacemente, meglio fare finta di nulla...
Appena scendo le voci si placano, mi osservano con un bel sorriso radioso.
Ci sono altri due ragazzi e una ragazza sui quindici anni.

IL DESTINO DI UNA DEADove le storie prendono vita. Scoprilo ora