Niccolò ride immerso nella farina praticamente da capo a piedi, con i ragazzi avevano deciso di fare i pancake ma l'esperimento non era riuscito proprio al meglio, fra una cazzata e l'altra ("Nì ma che suonate?" "Musica da camera Luchì" "Ah è tipo la musica che ascolti quando stai a letto?") erano riusciti a tirare fuori dalla padella un intruglio di farina e uova bruciato e secco come una ciabatta, avevano ripiegato sul classico caffè con biscotti e poi gli amici erano andati via lasciando la casa e, soprattutto, la cucina come se fosse passato un uragano.
Nicco sta cercando di dare un contegno al bancone della cucina mentre Marti rimette a posto il divano letto, raggiunge il più grande cingendogli i fianchi e tuffando il viso nell'attaccatura dei suoi capelli, per l'inizio dell'università Martino si era tagliato i capelli cortissimi, si era persino fatto togliere il suo ciuffo adorato, Nicco invece li aveva talmente lunghi che poteva mettere il ciuffo dietro un orecchio, i ricci avevano cominciato a crescere senza alcun remore e ora il retro del suo collo era contornato da dei piccoli boccoli neri, Marti gli diceva di andare dal barbiere il prima possibile ma non avrebbe mai ammesso di diventare matto tutte le volte in cui tuffava il naso in quella matassa scura e morbida.
"Te devo raccontà una cosa che mi è venuta in mente ieri sera parlando coi ragazzi"
"Dimmi tutto"
Niccolò si asciuga le mani con uno straccio prima di incrociare le braccia sopra quelle del compagno cominciando a farli dondolare da un piede all'altro stretti in un abbraccio.
"Quando Eva c'aveva i primi impicci con Canecazzo... io le ho detto che se una mia ragazza si fosse baciata per sei secondi con uno a me non sarebbe fregato niente"
Martino ride direttamente nell'orecchio di Niccolò pensando alle cazzate che sparava a diciassette anni.
"Ah okay quindi io posso baciare le persone ma non più di sei secondi"
Il tono di Niccolò è canzonatorio ma Martino lo fa voltare nell'abbraccio per premere le loro fronti l'una contro l'altra come fanno da sempre.
"No"
Nicco ride di nuovo circondandogli il busto con le braccia e infilando la testa riccioluta nell'incavo del collo.
Stretto nel calore dell'abbraccio dell'uomo della sua vita Marti pensa fanculo.
Fanculo a tutti quelli che hanno detto che hanno bruciato le tappe, fanculo a suo padre che non voleva neanche il suo ragazzo in casa, fanculo tutti quelli che dicono che sono anormali, fanculo chi li ha insultati, guardati, scherniti, fanculo Maddalena che gli ha detto che Niccolò non era innamorato di lui e fanculo pure la testa di Niccolò, quella stronza, quella bastarda, quella che viaggia alla velocità della luce, quella che fa stare male il suo amore tanto da farlo piangere, fanculo anche a chi gli dice che è troppo geloso, fanculo a chi gli dice che dovrebbe darsi una calmata, fanculo fanculo fanculo perchè loro non sanno un cazzo, non sanno un cazzo della loro quotidianità, non sanno un cazzo del modo in cui si stringono l'uno all'altro, di notte, come fossero l'unico appiglio rimasto in mezzo a una tempesta e fanculo tutti i momenti in cui Martino si è detto che sarebbe per sempre rimasto solo, fanculo a quando baciava le ragazze per non sembrare strano agli occhi dei suoi amici, fanculo a quando piangeva da solo in camera sua spaventato da quello che era, fanculo perchè ora niente esiste, esiste solo Nicco e la sua risata che si infrange sul suo collo e sì, lui è geloso, è pazzo ma farebbe di tutto per tenere Niccolò al sicuro, per non farlo mai andare via, per averlo per sempre qui con sè perchè Niccolò lo fa stare bene, incredibilmente bene, come non avrebbe mai nemmeno osato immaginare.
"Devo dirti una cosa che mi devi giurare che non userai contro di me"
Nicco stacca il viso dal collo di Martino per guardarlo con un sorrisetto dipinto sulla bocca, il rosso gli prende il viso tra le mani e passa i pollici sulle rughe che si formano intorno alla bocca del ragazzo quando ride.
"Sono innamorato di te da quando siamo andati su quel terrazzo a fumare"
Glielo dice nell'orecchio, sussurrato come un segreto, come se Martino non avesse vissuto quegli ultimi due anni di vita con questa frase stampata in volto, come se non dimostrasse questo sentimento in ogni pensiero, ogni parola, ogni gesto che rivolge al suo compagno di vita.
Niccolò lo guarda mordendosi il labbro per non scoppiare a ridere, è molto raro che Martino abbia delle uscite romanticone tipo questa, è Niccolò quello che scrive biglietti con la salsa di soia o srotola matasse di filo rosso in giro per casa, Marti è sempre più introverso, timido, come è sempre stato, anche nell'esprimere quello che prova, a volte domandandosi se sia abbastanza.
"Non dire niente"
"Non sto dicendo niente infatti"
"Lo sapevo... ora me tocca tenerti qui con me per sempre per non far trapelare il mio segreto"
Entrambi ridono continuando a darsi delle piccole testate e premendo le fronti l'una contro l'altra.
"Allora te tocca ucciderme... o sposarmi"
Niccolò ride mentre il cuore di Martino si blocca a quella parola, le labbra premute in una linea sottile per trattenere una risata e le sopracciglia che si alzano talmente tanto da arrivare quasi all'attaccatura dei capelli.
Non risponde, non dice sì, non dice no, semplicemente bacia Niccolò e poi lo bacia ancora ancora e ancora perchè, se glielo chiedesse, Martino lo sposerebbe anche lì, in quella cucina sporca e fanculo le tappe, bruciamole tutte perchè lui non vuole che Niccolò vada da nessuna parte, vuole che resti sempre con lui e nel suo profondo, sotto la gelosia, sotto l'insicurezza, sotto la paura di non essere abbastanza, Martino sa che Niccolò non ha alcuna intenzione di muoversi.
N.d.a
Ciao ragazzi! Questa parte su Marti è abbastanza corta perchè penso di aver espresso tutto ciò che avevo da dire su Martino e Niccolò nella mia storia Come la prima volta e in parte anche nella mia long Sei tu.
Comunque don't worry perchè i Rames torneranno più forti che mai, nel frattempo vi spammo a caso due foto di Fede e Rocco per farvi vedere come ho immaginato questi futuri Marti e Nicco, tanto sono talmente belli che stanno bene ovunque.
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Zì
FanfictionMarti, Eli, Gio, Luchino. Quattro ragazzi diversi, ognuno con le proprie preoccupazioni, la propria persona da amare, la propria vita, uniti indissolubilmente dall'amicizia...e un po' di fumo.