Only 10,000 miles away

Capitolo 9

*Harry's pov*

È sicuro che Louis abbia avuto un vuoto di memoria a un certo punto. Sono passati cinque minuti, non ha detto una parola e ha rifiutato di mostrare la sua faccia singhiozzante. Harry ridacchia lo stesso, un braccio ancora intorno alle sue spalle con adorante comodità.

Solo... non pensava che cose come queste succedessero. Destino, lo è? Con tutte le persone nel mondo, doveva essere il compagno di scambio da Perth di cui Harry è innamorato da così tanto tempo. Doveva essere il ragazzo con cui parla da più di due anni, che rimarrà per un altro mese e mezzo. Erano su lati opposti del mondo, e Harry mai, mai avrebbe pensato di incontrarlo. Comunque, non così.

Louis si richiude in lui e afferra forte il suo petto, sentendo con la mano il battito del suo cuore. Harry vuole che lui la tenga lì. Vuole che Louis prenda il suo cuore e lo tenga. Batte solo per lui. Non si è mai sentito più sicuro ed esperto in 16 anni. È successo. L'ha incontrato. Ha incontrato Louis. Ha incontrato Happilylwt.

"Sai," gli sussurra Harry, abbassando la mano per stringere delicatamente il suo fianco. Louis lo guarda, gli occhi bagnati ma splendenti. Harry non ha mai visto quello sguardo prima. "Sei molto più bello di quanto mi aspettassi."

Le guance di Louis avvampano notevolmente e sorride così tanto che obbliga la sua testa a guardare il terreno. Harry gli inclina la testa con due dita sotto il mento, catturando lo sguardo del ragazzo, prima di baciargli castamente il naso.

"Io non avrei mai pensato che fossi tu, Lou," ammette, arricciando una ciocca di capelli sciolti dietro l'orecchio di Louis. Accarezza con le dita la parte inferiore della sua mascella e ammira il bel ragazzo. Louis è davvero bello. L'ha sempre pensato. Non riesce a resisterlo. Era difficile evitarlo, ma ora stanno ritornando come prima. Non deve più evitare Louis per Happilylwt, perché ha scoperto la verità.

"Non ho mai pensato che....che saresti stato tu, H," Louis bisbiglia così silenziosamente che Harry deve protendersi per sentire, ma il ragazzo scambia il movimento per un bacio. Comunque Harry non ci fa caso, e sente quelle stupide scintille che si agitano dentro di lui quando Louis si avvicina e gli da' un piccolo, dolce e semplice bacetto. Harry ha sempre saputo che quei baci fossero perfetti per una ragione. "Erano lì tutti i segnali, seriamente. Se fossi stato più intelligente avrei potuto capirlo dal primo giorno."

"Dubito dal primo giorno, bimbo," ride Harry. "Tu e le tue digitazioni così simili, avrei dovuto capirlo che tu fossi collegato con lui in qualche modo. Anche la tua personalità è uguale, ora che ci penso."

Louis mormora felicemente, poggiando la testa contro la spalla del ragazzo e mettendo la sua mano destra nella sinistra di Harry. Si uniscono, e le farfalle del riccio esplodono in bolle di euforia. Louis sembra così felice accanto a lui, gli occhi chiusi e la faccia tenera. Potrebbe essere la fresca brezza estiva che, soffiando sulla sua faccia, lo fa sembrare così rilassato, ma Harry è sicuro che stia così perché sono finalmente insieme.

"Comunque, perché cazzo ti chiami in quel modo?"chiede Louis improvvisamente, scoppiando una risata nel bel mezzo della domanda. Harry lo guarda come se casualedwards sia la cosa più ovvia del mondo. "Dai, avresti potuto usare Styles o qualcosa del genere--"

"Quello sarebbe stato ovvio," risponde Harry, facendo un sorrisetto di rimando. "Casualedwards è un bel nome, almeno ha più senso del tuo miscuglio di lettere alla fine di happily."

"L, W e T stanno per Louis William Tomlinson, tu idiota del cazzo." Oh. "E guarda la tua faccia realizzata, hai notato quanto sono intelligente, vero? Invece Edwards da dove viene?"

"È il mio secondo nome, Edward. Quando mi sono iscritto hanno chiesto un nome originale, non ho scovato niente con Harry, Styles sembrava molto femminile, così ho usato il secondo nome," spiega Harry. Louis sta sorridendo teneramente con i suoi occhi increspati e sta arricciando il naso. Il riccio lo bacia tra le sopracciglia e parla di nuovo. "Se avessimo semplicemente detto i nostri nomi, ci saremmo ritrovati tipo venti volte prima."