Il giorno dopo incontrai Calum in corridoio.
Si stava dirigendo verso la palestra con il suo zaino nero con dentro la divisa della squadra di calcio.
Mi avvicinai a lui.
Volevo sapere cosa fosse successo il pomeriggio prima.
-Hey!-urlai-cosa è successo ieri?Perché Michael era così arrabbiato, almeno credo che fosse arrabbiato..
Cercavo di non essere troppo fastidioso.
-Niente Luke, solo..un stupido malinteso..ecco..non farci caso.Ti aspettiamo oggi alle 16 comunque.
E se ne andò.
E ogni giorno era sempre la stessa storia, mi presentavo alle 16 puntuale, loro arrivavano e passavamo un'ora o due a suonare.
Calum parlava, io fissavo Michael e lui guardava il pavimento o fuori dalla finestra.
Non avevo ancora sentito la sua voce, non cantava nemmeno, suonava e basta.
Appena dicevo qualcosa lui si agitava, e si innervosiva.
E quando Calum faceva delle battute e io ridevo lui si alzava e sbatteva la porta.
Non avevamo nulla in comune, l'unica cosa che ci univa era Calum.
"Forse è geloso, forse non vuole che io e Calum diventiamo amici" pensai.
"È come se..si è proprio così..come se lui mi volesse uccidere.. E allo stesso tempo io voglio uccidere lui".
Lo trovavo odioso.
Non lo sopportavo.
Che stupido che ero.
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FanfictionQuesta è la nostra vera storia,senza bugie, senza nascondere niente, solo la verità.