Una squadra maledetta

289 8 3
                                    

Pov's Celia

-Allora, chi è la squadra contro cui dovranno giocare i ragazzi? - chiesi a Silvia, la prima manager della Raimon.
-La Occult.- disse come se fosse una notizia poco importante.
-La Occult?! - esclamai terrorizzata, pregando di aver capito male.
-Che ti prende? -
-Ma come, Silvia, non lo sai? Girano voci stranissime sul conto della Occult. -
-Delle voci stranissime? Che intendi dire?-
-Ecco, vedi, ogni volta che la Occult prova a segnare, i giocatori avversari si immobilizziano. Quando la Occult sta per perdere si alza un vento fortissimo, e la partita viene sospesa. Qualche settimana dopo aver giocato, i giocatori avversari si ammalano. Dicono che la Occult sia una squadra maledetta. -
-Cosa?! -

-Non sai dirci di più sulla Occult? - chiese Mark.
-Purtroppo no. Non conosco nessuno che abbia mai assistito ad una loro partita; quelle che vi ho riferito sono solo voci. -
-Bhè, maledizione o no, dobbiamo dare il massimo. Se vinciamo questa partita potremo partecipare al Football Frontier!-
-Sì ma... Se perdiamo la squadra verrà sciolta. - intervenne Steve - Forse se chiedessi ad Axel di giocare... -
Ed iniziò un'animata discussione su come chiedere a Blaze di entrate nella squadra.
-La volete smettere? Non abbiamo bisogno di Axel per vincere!- urlò Kevin.
Si zittirono subito tutti.
-Kevin ha ragione. - disse il capitano -Non possiamo obbligare Axel a giocare. Possiamo vincere anche con le nostre forze! -
Gli altri ragazzi non furono molto soddisfatti della risposta, ma tornarono comunque ad allenarsi.
Allenamenti.
All'improvviso mi venne un idea.
-Senti, Silvia, ti dispiace se ti lascito sola per un po'? Forse ho capito dove posso trovare delle informazioni sulla Occult. -
-No, certo, vai pure. Io ti aspetto qui. -
Presi la mia borsa e corsi fino al cancello che separava il campo dalla strada.
Estrassi il cellulare dalla tasca e composi il numero di Jude.
-Celia! Come stai? -
-Benissimo, tu? -
-Bene. -
-Perfetto. Senti, Jude, possiamo incontrarci davanti a casa tua fra cinque minuti? -
-Certo, perché? -
-Ti dico tutto lì, ok? -
-Ok, a dopo. -
Chiusi la chiamata e mi avviai verso villa Sharp. Forse mio fratello sapeva qualcosa sulla Occult, visto che la Royal aveva giocato contro tantissime squadre.
Immersa nei miei pensieri andai per sbaglio addosso a qualcuno, cadendo all'indietro. Fortunatamente, il ragazzo contro cui mi ero scontrata aveva i riflessi pronti e riuscì ad afferrarmi per il braccio prima che potessi cadere a terra.
-Scusami, mi dispiace tantissimo! -
-Tranquilla, sono cose che capitano. -
Lo guardai meglio e vidi che aveva gli occhi marroni ed i capelli viola chiaro tirati all'indietro.
Lui mi osservò e sul suo viso apparve un sorrisino.
-Tu devi essere la ragazza di ieri vicino alla torre Inazuma, vero? -
-Sì, tu invece devi essere un giocatore della Royal. -
-Esatto. - poi si guardò intorno, accertandosi che non ci fosse nessuno.
- Hai presente l'attaccante della mia squadra, David Samford? -
Arrossii, anche se non ne sapevo il motivo. Semplicemente, solo pronunciare il nome del migliore amico di mio fratello mi faceva andare in confusione.
-Ehm... Sì. - risposi.
-E, dimmi, che pensi di lui? -
Ormai quel suo sorrisino iniziava a farmi paura.
-I-in che senso? -
Lui sospiro'. -Domanda più semplice: sei fidanzata? -
-Ehm, no. -
-Ok, domanda successiva...-
-Scusami, io devo proprio andare. - ormai avevo le guance che andavano a fuoco. Forse aveva notato che il giorno prima stavo guardando il petto di David.
-Sì, ieri l'ho notato. - disse
-C-cosa? -
-Hai ragionato ad alta voce. -
Più rossa di così non potevo diventare.
Era la prima volta che ragionavo ad alta voce.
-D-devo andare. Scusami di nuovo. -
E me ne andai. "Speriamo che quel ragazzo tenga la bocca cucita. " Pensai.

Pov's Jude

Chissà cosa voleva sapere Celia. Per fortuna quando mi aveva chiamato ero a casa a chiacchierare con David (ok, in realtà gli stavo facendo l'interrogatorio su cosa provava per mia sorella).
-Secondo te riguarda la Raimon? - chiese il turchese che la stava aspettando con me.
-Credo di sì, domani devono giocare una partita.-
-Contro la Occult, vero? -
-Sì, forse vuole parlarci di quest... - non finii la frase, perché venni interrotto da Celia.
-Jude, David! - disse la blu, abbracciando me e David.
-Buongiorno, sorellina. Di cosa volevi parlarmi? -
-Allora, sai che domani ci sarà la partita fra Raimon ed Occult, vero? -
-Certo, io e David stavamo pensando di andare a vederla. -
-Voi avete mai giocato contro di loro? -
-Non credo, perché? -
-Stiamo cercando di scoprire se le dicerie sono vere. -
-Non saprei, non ce ne' mai importato molto della Occult. Però la diceria della febbre è falsa, questo lo so per certo. -
-Come fai a saperlo? - chiese David.
-Il figlio di un collega di mio padre ha giocato contro la Occult. - dissi semplicemente.
-Grazie, Jude. Vado a riferire tutto alla squadra. - disse.
-Celia! Posso parlarti un attimo? -
-Certo, fratellone. -
Non ero riuscito a trattenermi, quello era il momento giusto.
Chiesi al turchese di prepararsi per l'allenamento che avremmo avuto con il resto della Royal e lui corse a prepararsi, lasciandoci soli.
-Dimmi una cosa Celia. - le dissi -Ti piace David? -

Per me sei come l'aria || David x CeliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora