La partita contro la Raimon

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Durante la notte David sentì Celia agitarsi nel suo sacco a pelo, sembrava avesse un incubo.
Lentamente si alzò e posò una mano sulla spalla della ragazza che si svegliò sussultando.
-Va tutto bene? - chiese.
Lei annui' -H-ho solo avuto un incubo. -
-Ti và di parlarne? -
Celia alzò la testa e David notò che una lacrima solitaria le rigava il viso -N-non dovresti dormire? Domani c'è la partita. -
-Bhe, ho sentito che ti stavi agitando e ho pensato di vedere cosa... -
La sorella di Jude non gli diede il tempo di finire la frase che lo abbracciò iniziando a piangere.
All'inizio il ragazzo rimase immobile, ma poi iniziò ad accarezzarle affettuosamente la schiena cercando di calmarla.
-Che hai sognato? -
-L-la morte dei miei genitori. -
Ci fu un attimo di silenzio, interrotto solo dai singhiozzi della blu.

-Ok, fai un respiro profondo e prova a distenderti.-
La ragazza eseguì e sembrò calmarsi un poco.
-Vuoi che ti prepari una camomilla? -
-Sì, per favore. -
David raggiunse la porta e l'apri' cercando di non svegliare Jude.

Tornò poco dopo con una tazza di camomilla fumante che Celia sorseggio' lentamente.

Pov's David

-Meglio? - chiesi.
La ragazza annui' e poggio' a terra la tazza vuota.
-D-direi che dovremmo dormire. Domani devi avere le forze per stracciare la nostra squadra. - disse con un sorriso malinconico.
Mi stampò un bacio sulla guancia e si distese sul sacco a pelo chiudendo gli occhi.
Restai a fissarla per un po' di tempo ed iniziai ad accarezzarle i capelli.
Era bellissima.
Mi distesi a mia volta e provai a dormire, anche se sapevo che non ci sarei riuscito.

Salto temporale (con la collaborazione speciale di Byron Love!)

Pov's Jude

-David, è ora. - dissi cercando di svegliare il mio migliore amico. Certo che a volte è proprio un dormiglione.
-Insomma, svegliati! -
Non si svegliò.
Andai fino i bagno, mi lavai le mani con dell'acqua gelida e gliele appoggiai una sul collo.
Lui si svegliò subito.
-Non potresti svegliarmi come una persona normale?! -
-Ci ho provato, ma non ti svegliavi. -
Lui evidentemente non mi stava ascoltando, era impegnato a percorrere la camera con lo sguardo.
-Dov'è Celia? - chiese.
Feci un fischio di ammirazione.
-Hai capito il mio migliore amico. Neanche un "Buongiorno, Jude" ma subito "dov'è Celia?"
Ti piace mia sorella, vero? -
La sua espressione era impagabile.
-Io... Ehm... Ecco... -
-Ok, ok, ho capito. -
-T-tu non glielo dirai, vero? -
Aveva una faccia preoccupata; evidentemente non si era mai innamorato prima di allora.
Gli diedi una pacca sulla spalla.
- Tranquillo, glielo dirai tu quando sarai pronto. -
-Grazie, Jude. -
-Comunque Celia stà già facendo colazione, mentre io ti ho già preparato la divisa per la partita di oggi. -
-Wow, non sapevo di avere un amico così premuroso. - scherzo' David.
Prese i vestiti, andò in bagno e in dieci minuti era pronto con la divisa della Royal. (Divisa calcistica, si intende)
Scendemmo per la colazione e il viso del mio migliore amico si illumino' quando vide Celia.
Mia sorella indossava l'uniforme della Raimon (che era andata a prendere la mattina presto) e stava seduta al tavolo mentre scriveva qualcosa sul suo taccuino.
-Buongiorno, ragazzi! - disse alzando lo sguardo dal quadernetto.
-Buongiorno, Celia. -  il turchese rispose in un modo così impacciato (evidentemente a causa della discussione di prima) che dovetti richiamare tutta la mia forza di volontà per non correre dalla ragazza e dirle che il mio amico era cotto di lei.
Comunque, ci sedemmo a tavola e fecimo una colazione leggera.

Uscimmo di casa verso le 10:30 (la partita era stata fissata per le 11) e percoremmo insieme l'unico tratto di strada che poteva portare sia alla Royal che alla Raimon; poi Celia stampò un bacio sulla guancia sia a me che a David.
Lei corse verso il suo istituito, mentre noi ci incamminammo verso il nostro.
Quando arriviamo alla Royal ci prepariamo per partire; anche se quella che dovevamo  affrontare  è la squadra della scuola di mia sorella, una sconfitta è inammissibile.

Pov's Celia

Dovetti ammettere che un po' mi dispiaceva.
Io, Jude e David avevamo fatto pochissima strada, insieme.
Certo, facevano entrambi parte della Royal Academy, quindi non potevano vederci a chiacchierare come degli amici.
Amici.
Non era il termine corretto: Jude è mio fratello, quindi molto più di un amico.
David, invece...
Bhe, lo conoscevo da poco, ma potevo già considerarlo una persona di cui non avrei potuto fare a meno.
Insomma, il modo in cui aveva usato la sua felpa per ripararmi dalla pioggia, il modo in cui mi aveva calmata dopo quell'incubo...
È un ragazzo speciale. Tutto qui.
Comunque, ormai ero arrivata alla Raimon.
Incredibile come passa il tempo quando si è immersi nei propri pensieri.
Mancavano una quindicina di minuti all'arrivo della Royal.
Decisi di continuare a scrivere la bozza dell'articolo sulla partita: avrei scritto una specie di introduzione, per il resto avrei aspettato l'inizio dell'incontro.

Salto temporale.

La partita fu a senso unico: la Raimon non riusciva a tenere possesso di palla e la Royal segnava ogni 4 o 5 minuti.
Non c'era da stupirsi che alla fine del primo tempo i padroni di casa tornarono in panchina stanchi e sotto di 10 reti.
-Coraggio, ragazzi! Abbiamo ancora il secondo tempo!- disse Mark Evans, il capitano.
-Giochiamo anche il secondo tempo? -
-Ma certo che giochiamo anche il secondo tempo! -
-A che scopo, capitano? Tanto si sa  che perderemo. -
Mark sembrava sul punto di esplodere.
-E invece no! NEI PROSSIMI 45 MINUTI SAREMO NOI A SFINIRLI.-
Ok, stava esagerando, è piuttosto difficile cercare di sfinire la Royal Academy.
Nonostante ciò tornarono in campo e il secondo tempo fu perfino peggio del precedente.
La squadra di mio fratello sfoggio' molte tecniche micidiali: la Zona Micidiale, il Tiro dai cento calci...
Tutte le loro conclusioni andavano in rete e niente riusciva a fermarli.
Poi successe l'impossibile: William Glass lasciò il campo e al suo posto entrò un altro ragazzo, che riuscì a segnare un goal alla Royal che decise di ritirarsi.
Prima di andarsene, David mi fece l'occhiolino e io gli sorrisi, anche se non sapevo il perché di quel ritiro.
La Raimon intanto stava festeggiando: grazie a quell'unico goal la squadra avrebbe continuato ad esistere. E dovetti ammettere che ne ero felice.

Angolo Autrice
Non ci credo!!!! 1038 parole?! Non avevo mai scritto un capitolo così lungo!!!!
Comunque, ho 2 annunci da farvi:
1) Non so quando aggiornero', perché oggi è Natale ed io che sono una disagiata sono qui a scrivere alle 0:28.
2) Buon Natale da parte mia e dagli inazumiani, soprattutto da parte di Celia, David e Jude.
Bene, io ora vi lascio con questa canzone che a me personalmente piace un sacco.
Kiss.

Maddy 💛


Per me sei come l'aria || David x CeliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora