Rinvenni sentendo delle gocce cadermi addosso, aprii gli occhi e mi accorsi che aveva iniziato a piovere, quindi decisi di alzarmi, ma non prima di avere schiacciato la testa a quel maledetto corvo, ma a mia sorpresa non trovai più il corpo, che quando svenni vidi distintamente cadere a terra insieme a me; riuscii ad alzarmi con molta fatica e dopo essermi equilibrato bene in posizione eretta ( cosa che mi fu molto difficile con quei pazzeschi giramenti di testa) mi avviai verso la strada principale per tornare a casa, ma non riuscivo a togliermi dalla testa quella scena.
Arrivato a casa mi accorsi che ero rimasto senza sensi per ben 4 ore e che ora erano già le 9 di sera, quindi decisi di andare direttamente a dormire dato che non avevo molta fame, tempo 5 minuti ed entrai nel mondo dei sogni.
Mi ricordo che sognai una cosa abbastanza normale,...cioè, cosa che potrebbe sognare chiunque, era la scena di un litigio tra me e il mio migliore amico ( non ricordo bene il perché), ma ricordo che finì con io che uccidevo lui, non ressi il tutto e mi sveglia di soprassalto alle 3 di notte.
Cercai più volte di riprendere il sonno, ma appena mi stavo per appisolare, incominciava a farmi male la testa e quindi decisi di aspettare fino alle 5 di mattina per prepararmi ed andare a scuola; raggiunsi l'orario prestabilito abbastanza facilmente tra un passatempo e l'altro; quindi una volta finito di prepararmi feci una colazione veloce e uscii per prendere l'autobus, sulla quale c'era Arold, il mio migliore amico, lo salutai, iniziammo e tra un'argomento e l'altro mi disse che anche lui, quella notte aveva sognato di morire per mano mia e successivamente mi chiese se io mi ricordassi il mio sogno o se semplicemente se avevo sognato qualcosa quella notte, ma io, per timore di qualcosa che non ho di preciso in mente in questo momento, gli dissi che non avevo sognato nulla.
Dopo il lungo viaggio in autobus, che superai con molta difficoltà cercando di svincolare qualsiasi tipo di conversazione con Arold, scesi di fretta e mi precipitai in classe per "prendere un po' di fiato" e pensare a questa strana coincidenza di sogni, ma superai il tutto con la semplice frase:" ma si dai capita", mi avvia verso il mio posto, mi sedetti e attesi l'arrivo di tutta la classe per cercare una distrazione alla mia continua, quasi ossessiva domanda "è un caso oppure no?".
Stava andando tutto bene e la giornata scolastica era quasi finita, eravamo alla 5ª ora, quando Arold dal fondo della classe si avvicinò e mi chiese se avevo preso io le sue forbici, dato che non le trovava più, io negai e gli chiesi se voleva mie, lui accettò e gliele diedi...non lo avessi mai fatto, mentre tornava apposto, si girò per dire che ero il migliore, li tutto mi sembrò fermarsi...e con la coda dell'occhio mi parve di vedere un grosso corvo...con occhi umani, e solo lì, quasi con un sesto senso capii...che Arold aveva ormai terminato il suo tempo..., Arold scivolò, ma non so su cosa, per terra era vuoto, lui cadde a terra e "stranamente" il caso volle che cadendo le lame delle forbici fossero rivolte verso il petto, le forbici infilzarono con anormale facilità carne e polmoni di Arold, andando a bucare il suo cuore, io gli corsi subito incontro tremante dalla paura, mi avvicinai per vedere la macabra scena e riuscii a sentire tra rantolii e urli soffocati le sue ultime parole...:"i sogni sono specchio del desiderio...ma tu...non puoi più desiderare nulla" a quelle parole rabbrividii e iniziai a tremare impotente, quasi come se mi fosse stato lanciato un'incantesimo, sentivo quelle parole rimbombarmi nella mente... insieme al gracchiare del corvo, piangente e tremante alzai la testa e tra le lacrime intravidi ancora una volta lo strano corvo, che questa volta al mio sguardo rispose con un lento gracchio simile a un'urlo soffocato, per poi girarsi lentamente e volare via come un'angelo della morte...,a quel punto non ressi più, la mente mi si offuscò, e dopo spasmi, giramenti di testa,...rantolii,...e spasmi,... caddi a terra ancora una volta per terra, questa volta vicino ad Arold ormai in mezzo ad una pozza di sangue,...caddi,come fece il corvo per la prima volta e poco prima il mio caro amico Arold.
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Come nel sogno...
HorrorQuesta è la storia di Nick, un ragazzo di 16 anni che ebbe la sfortuna di fare un brutto sogno, anzi credere che quel brutto sogno non sarebbe mai più ritornato da lui.