Aprii gli occhi sentendo dei rumori di sirene e un fastidio al braccio, quando mi accorsi, che ero dentro un'ambulanza, su una barella, con una flebo al braccio, cercai di alzarmi ma arrivato a metà dell'atto sentii un dolore immenso alla testa, che mi fece perdere il controllo del corpo e mi avrebbe fatto cadere con violenza sulla barella, se non fossi stato fermato dalle mani forti di un'infermiera alle mie spalle, che poi mi appoggiò con calma sulla barella; iniziò a spiegarmi che cadendo (per via dello shock) mi ruppi la testa, subito dopo cercò di tranquillizzarmi (forse anche vedendo la mia faccia spaventata), dicendo che non era non era nulla di eccessivamente grave al momento e che erano riusciti a salvarmi con 7 punti alla tempia sinistra; questa frase molto rassicurante, fu seguita da un'enorme e informe discorso tecnico e specifico su come avessero fatto il tutto, no ascoltai molto ma a un certo punto una frase attirò la mia attenzione, la frase arrivo quasi con violenza e costrizione da parte del dottore, che in quel momento sembrava quasi in trans...disse:"sai, sei fortunato ragazzo, è come se qualcuno avesse voluto salvarti, ma non so se potrai ringraziarlo o maledirlo... lo scoprirai", rimasi quasi ghiacciato a quella frase, perché qualcosa in me aveva capito che il tutto non fu successo per caso,...che qualcuno aveva voluto tutto ciò, ma improvvisamente mi addormentai (evidentemente nella flebo avevano messo un sonnifero per farmi riposare nella speranza di distendermi un po' in nervi).
Risvegliatomi in ospedale mi controllai prima la testa, per vedere in che condizioni era, prima mi tastai tutta la nuca, poi la parte superiore...e infine la tempia sinistra e sentii un'orribile cicatrice che andava dalla fine dell'occhio fino all'inizio dell'orecchio, spaventato allontanai la mano e cercai un'orologio per vedere l'orario, lo trovai e vidi che erano 6 di sera, quindi inizia a chiamare qualcuno, per farmi aiutare e finalmente dopo due minuti arrivò un'infermiera, era alta e aveva dei capelli neri, come gli occhi, aveva due occhi talmente neri che non si distingueva la pupilla dall'iride, dopo che mi accorsi di questo strano particolare sentii un gracchio fioco e successivamente qualcosa che batteva contro il vetro,... proprio dietro di me, non ebbi il coraggio di guardare, ma stranamente nel frattempo l'infermiera sembrava essersi incantata, era ferma,...li,...a guardarmi; dopo tre minuti circa, che mi sembrarono una vita tutto si placò, il rumore sparì e l'infermiera rincominciò ad avanzare e una volta arrivata ai piedi del mio letto mi disse:" a ecco il nostro fortunello! Malgrado la tua brutta cicatrice alla tempia, ti sei fortunatamente salvato; comunque hai il permesso di andare via, i tuoi vestiti sono sulla sedia alla tua destra" , era tutto normale, mi sentivo al sicuro lì, quando l'infermiera disse una frase che mi suono molto strana e inquietante (anche per via del modo e del tono con cui la disse):" mi raccomando...stai attento" e successivamente se ne andò, io mi vestii e tornai a casa.
Una volta arrivato a casa a mio malgrado mi accorsi che non c'era nessuno,...la casa era silenziosa, un silenzio vuoto, come se non fosse successo nulla da tempo, come se nessuno li avesse detto nulla per molto tempo; cercai di distrarmi provando a cucinare qualcosa, ma prima andai in sala a mettere un po' di musica, niente di pesante, un po' di classica non guasta mai, una volta messa mi diressi versa la cucina, preparai il tutto e iniziai a cucinare; dopo cinque minuti la musica cambio stranamente, i violini, che in quel punto avrebbero dovuto avere un bel forte, ma incominciarono ad abbassare il tono e il volume, diventarono calanti e con un volume fioco, facevano un rumore strano e stridente, sembravano dei graffi su un vetro, il tutto era orribilmente incoronato dai violoncelli, che nel frattempo erano diventati calanti pure loro e iniziarono a fare un vibrato che non ci sarebbe dovuto essere, formando un suono simile a dei rantolii, quindi spaventato e con brividi su tutto il corpo, spensi tremante i fornelli e andai lentamente in sala, come se stessi aspettando qualcosa, come se sarebbe dovuto succedere qualcosa, all'improvviso, ma quel mix di suoni così terribili e inquietanti che mi facevano gelare il sangue nelle vene non smetteva, andava avanti,...imperterrito,...ossessivo,...quando, all'improvviso, una volta arrivato alle casse per spegnerle si sentì una tromba che fece due note che non avevo mai sentito prima d'ora, erano simili a gracchii... e dopo questo intervento tutto si riversò in un rumore bianco, che mi fece cedere le gambe e percorre tutto il corpo da un brivido, il tutto mi sembrò accadere con molta lentezza, una volta finito quello che a me sembrò un supplizio, il rumore bianco, non so come iniziò a vibrare, lo strano suono mi sembrava una risata, ma non una risata normale, una risata forzata, ossessiva,...la risata di un pazzo, mi alzai di fretta con la testa straziata da questo suono, che sembrava penetrarmi il cervello...e finalmente, spensi le casse...era tutto finito, ma avevo ancora una sensazione nella bassa nuca, la sensazione che viene quando qualcuno ti osserva, mi girai più di una volta di me stesso, ma non vidi nessuno, girai più e più volte la casa (con una forbice in mano ovviamente) ma no vidi o trovai nulla o nessuno; quando senti uno strano rumore con un'attacco simile a uno scoppio, il rumore era sostenuto e più andava avanti più calava, mi venne spontaneo andare alle casse per cercare di capire il perché di quel suono, una volta arrivato il suono si fermo improvvisamente, io ormai terrorizzato e tremante ispezionai con cura ossessiva tutte le case, dal cono ai fili,...quando mi venne da guardare la lista dei brani, notai che si era svuotata,...ma al posto di tutte i miei pezzi, c'era una sola traccia,... si chiamava "Eye of crow"...tirai un'urlo, forse di disperazione, forse di spavento, non lo sapevo, ero troppo confuso e la cicatrice mi stava stranamente bruciando; staccai casse e tutto il resto (compresa tv e ciabatta), corsi verso la mia camera, mi chiusi a chiave accesi la luce, guardai l'orario e notai che erano le 8 di sera, quindi andai a dormire nella speranza di isolarmi da tutto,...tempo due minuti e sarei tornato nel mio incubo.
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Come nel sogno...
HorrorQuesta è la storia di Nick, un ragazzo di 16 anni che ebbe la sfortuna di fare un brutto sogno, anzi credere che quel brutto sogno non sarebbe mai più ritornato da lui.