Era Il 31 di luglio dell'anno scorso e il giorno successivo mi aspettava un mese intero di vacanza in Calabria.
Il giorno prima mi ero messa di tutto nella valigia: profumi, vestiti, trucco, e barrette di cioccolata a non finire in caso mi sarebbe venuta fame durante il tragitto.
Mi ricordo ancora che quella sera non riuscivo a dormire, ero troppo felice perché mi aspettava un mese di relax, mare, sole e divertimento a non finire. Ma nonostante tutto mi decisi, chiusi gli occhi e dormii.
Verso le 6 del mattino sentii una voce dire 《svegliati, è ora di andare》, era mia mamma e per la prima volta nella mia vita ero felice di svegliarmi.
Cosí corsi in bagno e cercai in tutti modi di fare presto, non stavo piu nella pelle.4 ore e mezza di tragitto, non resistevo più, il tempo sembrava non passare mai e i chilometri sembravano farsi sempre di più.
Però finalmente dopo tanta attesa arrivammo in Calabria.
Mi ricordo che mia mamma e mio padre salirono per vedere la casa mentre io la prima cosa che feci fu andare a vedere il mare.
Andai in spiaggia, mi tolsi le scarpe. La sabbia sotto i piedi era soffice mi dava sollievo, serenitá, una sensazione meravigliosa.
Desideravo tanto togliermi i vestiti e tuffarmi in quel mare limpido, leggermente agitato.Il rumore delle onde che si infrangevano contro le rocce mi dava la sensazione come se il mare stesse parlando.
Successivamente mi avviai verso casa, mangiai frettolosamente. Dopo qualche ora misi il costume e andai con i miei genitori in spiaggia.
La prima cosa che feci è correre, correre verso il mare e non fermarmi fin quando tutto il corpo non si sarebbe immerso. Stare in acqua era una sensazione indescrivibile, era come se il mare mi stesse accarezzando. Carezze che non sentivo da tempo, mi sentivo libera da ogni pensiero.
Quando uscii dall'acqua, andai al bar del Lido per comprarmi un gelato o qualsiasi cosa di commestibile.
E lí vidi al tavolino del bar un gruppetto di amici che stavano giocando a carte.
All'improvviso sentii una voce dire 《scusa, ti andrebbe una partita a carte? 》, era un ragazzo di quel gruppo e io senza pensarci due volte accettai. Giocai con un ragazzo che era proprio della Calabria: Giovanni. Non era un ragazzo bellissimo, non aveva un corpo d'atleta e neanche una particolare bellezza, aveva la pelle scura -forse per aver preso troppo sole-, e aveva delle labbra carnose e di un rosa intenso.
Ma la prima cosa che mi colpí di lui erano gli occhi, mi avevano letteralmente stregata.
Erano di un colore strano e probabilmente tutt'ora non so di che colore fossero davvero, so solo che in quei due occhi vedevo oltre le cose, oltre lui.In quel gruppo c'erano 3 ragazzi e 3 ragazze. Giovanni, Samuele, Simone, Martina, Melania e Giada.
Erano tutti molto simpatici, molto socievoli. Samuele e Melania mi erano sembrati subito due persone molto timide, mentre Simone e Martina erano il contrario: due persone che non si imbarazzavano per niente. Notai che tra i due c'era un legame più forte di un'amicizia.
Dopo aver giocato a carte mi invitarono e fare il bagno con loro e io accettai
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Un amore impossibile
RomanceSono Francesca una ragazza di 15 anni, capelli castani, 2 grandi occhi verdi, più o meno alta. Il mio carattere? Sono una ragazza acida, rarissime volte dolce e tante volte antipatica. nonostante il mio carattere, ho tanti amici -anche se non so...