L'ultimo giorno....

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Dopo essermi innamorata, dopo aver passato quei momenti stupendi arrivò l'ultimo giorno, e la mattina dopo sarei dovuta partire.

Ricordo che quella mattina quando scesi in spiaggia li vidi tutti tristi, la loro espressione non era più la stessa e a dir la veritá neanche la mia. Cercavamo di sorridere, di nascondere la tristezza che ci stava divorando dentro, ma infondo sapevamo che non stavamo bene affatto. L'ultima sera fu bella ma allo stesso tempo orribile:
Come al solito alle 21:30 ci incontrammo al bar del lido, c'erano tutti, per la prima volta non dovetti aspettare io loro, già stavano lá ad aspettarmi con quel sorriso forzato. Ricordo che Giovanni quella sera mi stava sempre accanto, e stavo male pensando che tra delle ore non avrei più rivisto quegli occhi di uno strano colore, quelle labbra di un rosa intenso.

Mi ricordo che dopo qualche ora andammo sulla spiaggia, ci sdraiammo, il cielo era pieno di stelle e c'era una leggera brezza di vento. Pensai a quanto era bello stare lí sotto a quel cielo, sentire le onde del mare, non avevo mai passato un estate così.

《Francesca, vedi quella stella? 》disse Giovanni

《Si... 》

《Per non dimenticarmi ogni sera guarda quella stella, la guarderó anche io penserò a questa sera, a te e a tutti i momenti belli che abbiamo passato insieme. Sará la nostra stella》

《Giovanni, lo faró, ma sará difficile aspettare 1 anno, precisamente 365 giorni per vederti. Non ti dimenticherò mai》sorrisi, ci guardammo dritto negli occhi, stavamo quasi per baciarci fino a quando Melania ci interruppe dicendo che doveva andarsene perché si era fatto tardi.
Io iniziai a piangere, tutti piangemmo consapevoli che ci saremmo visti dopo 1 anno.
Se ne andó, poi fu il turno di Martina, di Giada, di Samuele, di Simone, e poi arrivó il turno di Giovanni.

I miei occhi diventarono rossi, le lacrime non smettevano di scendere, portai le mani sul viso perche non volevo farmi vedere in quel momento, ma Giovanni prese le mie mani, me le tolse dal viso e mi abbracció fortissimo. Essendo alto la mia testa andava all'altezza del suo petto, e sentivo il suo cuore, lo sentivo battere forte, anche più del mio.

Quei 10 minuti li passammo ad abbracciarci, a tenerci per mano e controllare ogni minuto l'ora sperando che il tempo si fermasse...
Ma arrivó il momento. Me ne andai, fu uno degli addii più brutti della mia vita, sentivo un malore al petto, mi faceva male, e in un momento avevo pensato che dentro di me stessa accadendi qualcosa perché non mi era mai successo prima, ma poi capii che quella cosa che provavo era solo amore, tristezza e allo stesso tempo gioia.

Passai la notte intera a pensarlo, andai nel bagno e iniziai a piangere e questo successe anche la mattina dopo quando partii, e i giorni, i mesi dopo

Un amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora