2: Sei una vera amica

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Lexi mi guardò abbastanza preoccupata,  nemmeno lei sapeva cosa fare. Mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio "vedrai che insieme riusciremo a capire dove si trova". A quella frase mi cadde una lacrima sul viso ma mi trattenni e senza che lei se ne accorgesse mi asciugai la lacrima con ľestremità della manica della felpa. Si tolse dall'abbraccio e mi invitò a sedermi sul letto, per un pò chicchierammo e si fece la 1.00 del mattino. Rimasi a dormire a casa di Lexi, mi diede un suo pigiama per la notte, era tutto rosa con dei draghetti verdi sopra. Ridendo gli dissi "Scordati che io mi metto questa roba" Lei si mise a ridere e mi diede una pacca sulla spalla rispondendomi "Non ho altri pigiami da prestarti, e poi cos'hai contro i draghi verdi?" - "sono imbarazzanti" risposi con una risatina e si mise a ridere anche lei. Mi cambiai e mi misi quell'orribile pigiama rosa e ci mettemmo entrambe sotto le lenzuola. Diedi un bacio sulla fronte a Lexi augurandole la buonanotte e ricambió, poi mi girai dall'altra parte. Non riuscii ad addormentarmi subito mentre Lexi si; mi avvolse con il suo braccio stringendomi a lei e in quel momento mi sentivo bene e amata. Nonostante il suo abbraccio da dietro continuavo a pensare a Jules, a dov'era e a cosa stesse facendo in quel momento, se stava bene o se le era successo qualcosa. Ma dopo un pó le palpebre dei miei occhi si chiusero e mi addormentai.
La mattina seguente ci svegliò la sveglia, aprii gli occhi e lessi ľorario. Erano le 9.45 ed ero molto stanca. Lexi si svegliò e mi disse con una risatina in faccia "buongiorno, dormito bene con i draghetti?", la guardai poi presi il cuscino e glielo tirai addosso e risposi "ma smettila!" Ci mettemmo a ridere entrambe ma quando presi in mano il mio telefono il mio sorriso scomparve...
C'erano 20 messaggi da parte di Jules e 5 chiamate perse di mia madre.
Lexi vide che il mio sorriso scomparve e si mise ancora più vicino a me e mi appoggiò una mano sulla spalla. Lessi i messaggi di Jules che dicevano:
<<Rue sto bene>>
<<Sono a casa di una persona, non ti preoccupare...>>
<<Ho visto le tue chiamate e i tuoi messaggi.>>
<<Voglio stare qui un pó, poi tornerò a casa>>
<<Ti voglio bene>>
Risposi ai suoi messaggi dicendole:
<<Almeno dimmi dove sei, sono preoccupata>>
<<Ti prego Ju dimmi almeno dove sei>>
Ma non rispose.
Da una parte ero felice nel sapere che almeno stava bene, ma dall'altra parte ero arrabbiata e in pensiero per lei. Perché ha scritto "persona"? Chi è questa persona? Una o uno sconosciuto che ha trovato in stazione appena scesa dal treno? No. Non poteva essere, ma quando sei preoccupata alla fine le pensi tutte.
Dopo aver risposto a Ju chiamai mia madre e le dissi che stavo bene e che avevo passato la notte da Lexi. Così, dopo la telefonata con mia madre mentre Lexi era andata in bagno mi cambiai e scesi le scale per andare al piano di sotto. La mamma di Lexi stava ancora dormendo sul divano con appoggiato sul tavolino un calice di vino mezzo pieno e la bottiglia vuota. C'era Cassie (la sorella di Lexi) che stava preparando la colazione. Quando mi vide mi salutò e mi abbracciò, ricambiai il saluto e ľabbracciai anch'io. Nel frattempo vidi Lexi scendere le scale e si sedette al tavolo mentre salutava la sorella. Sua madre si svegliò e con aria un pò affannata ci salutó tutte e disse "oh Rue, hai passato la notte qui allora. Sai non me ne ero accorta", non sapevo cosa dire e risposi con un semplice "già". Cassie mise in tavola dei pancake e delle uova strapazzate con il bacon, tutte presero posto e iniziarono a mangiare, mentre io ero troppo ansiosa e pensierosa per riuscirci. Lexi notò che avevo un'aria affranta e mi incoraggiò a mangiare. Presi un pò di bacon e lo mangiai il più velocemente possibile. Mentre Suze (la madre) parlava con Cassie, Lexi mi strinse la mano da sotto il tavolo e mi disse sotto voce "dai usciamo da qui". La guardai e le sorrisi, mi alzai dalla sedia e lo fece anche lei. Salutai Cassie e sua madre, e io e Lexi ci dirigemmo all'uscita.
Lexi mi prese la mano e mi disse "ho avuto un'idea", la guardai con un'espressione interrogativa e dissi "spara" e lei mi guardò con un sorriso in faccia e mi rispose "prima mentre ero in bagno, ho pensato che potremmo andare in stazione e chiedere quale fosse la destinazione dell'ultimo treno di ieri notte. Jules ha preso ľultimo treno no?" Le sorrisi e ľabbracciai più forte che potevo e  con enfasi le dissi "sei un genio cazzo!" Lei mi sorrise e ci dirigemmo verso la stazione. Lungo il tragitto continuavamo a tenerci per mano e parlammo di cose stupide. Quando arrivammo in stazione Lexi andò dal bigliettaio e io la seguii stando qualche metro dietro di lei, e domandó "scusi signore, per caso lei sa qual era la destinazione dell'ultimo treno di ieri sera?" Il signore la guardó dall'alto in basso e rispose "si, emm... ľultima fermata del treno era per Manhattan se non mi sbaglio..." quando sentii Manhattan fra me e me pensai "cosa?! Manhattan?! È veramente molto lontano da qui", Lexi ringraziò e mi venì incontro. "Rue è troppo lontano, non possiamo partire per Manhattan, ci vorranno ore e poi è veramente enorme quel posto non riusciremo mai a trovarla" mi disse mortificata avvicinandosi. Alzai le spalle e la guardai distrutta. Mi abbracciò e mi confortó, poi il mio telefono squilló ed era lei. Ju mi stava chiamando, guardai per un momento il telefono e Lexi mi incoraggiò a rispondere così io "pronto? Ju?" - "Ciao Rue, emm.. come stai?.." - "Come sto? Semmai come stai tu? Perché te ne sei andata? Torna a casa ti prego" - "Ehi Rue tranquilla, non ce bisogno di fare una tragedia per un piccolo viaggio" la sua voce era diversa, sembrava drogata o ubriaca ma di certo non era lucida mentalmente - "Ju sei ubriaca? Che hai fatto?!" - "Niente non ho fatto niente mi sto solo godendo la vita" disse con una voce sottile e ubriaca. "Ju dimmi dove cazzo sei" - "Te ľho detto Rue, sono da un'amica" - "Ju mi puoi dire almeno dove ti trovi?" - "Manhattan!",perfetto avevo la conferma che fosse a Manhattan, Lexi aveva avuto un'idea geniale ma dopo che Ju rispose alla mia domanda attaccó il telefono. Lexi mi guardò speranzosa ma le lacrime iniziarono a scendere ininterrottamente dal mio viso silenziosamente e Lexi mi abbracciò fortissimo. Poi presi un bel respiro e mi ricomposi. "Dai andiamo a casa" dissi a Lexi, "va bene" mi rispose affranta e ci incamminammo verso casa sua. Arrivate davanti la porta di casa di Lexi mi abbracciò e mi disse all'orecchio "Per qualsiasi cosa chiamami immediatamente, sai che per te andrei anche in capo al mondo. Quindi chiama, anche solo per dirmi se sta bene" mi lasció dall'abbraccio, mi guardò e mi sorrise e le dissi "Sei una vera amica Lexi. Grazie" mi salutò mi incamminai per la strada di casa mia. Arrivai a casa, aprii la porta ma in salotto non c'era nessuno, così me ne andai in camera mia, chiusi la porta e mi stesi sul letto. Poi il silenzio che si era formato si interruppe in un
Knoc! Knoc!
Si aprí la porta ed era mia sorella. Disse "Posso?" La guardai e annuii e si distese sul letto insieme a me, mi abbracciò e mi chiese "Che è successo ieri sera?" - "Niente Gia. Non ti preoccupare" - "Sai che a me puoi dire tutto, non sono la mamma..." la guardai, le diedi un bacio sulla fronte e le raccontai che cos'era successo con Jules. Dopo averle raccontato tutto mi abbracciò ancora più forte di quello che già stava facendo e rimasimo sdraiate sul letto fino a quando non ci addormentammo.

Ti Prego Torna Che Mi Manchi-  a Jules e Rue ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora