Volute di fumo

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Il lucore della sigaretta era l'unica cosa a rischiarare il buio. Il sole era calato in un tramonto violaceo. Il lago cominciava ad accendersi di lucciole.

E io ricordo il sudore sulla tua pelle che sapeva d'estate. Ma ancor più forte l'odore acre del tabacco, e le pigre volute di fumo.

E tu che fumavi, fumavi e avevi i capelli biondicci. E poi li avevi rossi, e poi biondi di nuovo. E cambiavan le stagioni e il mondo era sempre peggio. Ma il mio mondo eri tu, che fumavi in riva al lago.

E tutto cambiava, men che i tuoi occhi. Li avevi verdi, come li ha solo il demonio.

L'infinita bellezza delle piccole coseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora