NOTIZIONA!
Questa storia è ufficialmente in revisione, mano a mano che aggiornerò i capitoli cancellerò quelli vecchi per rimpiazzarli con quelli nuovi.
Avviso già che potrebbero cambiare nomi, pezzi di trama, scene e magari parti che erano un po' confusionarie, E soprattutto la nostra protagonista avrà nome e cognome.Essendo stata questa una delle mie prime storie su questo profilo mi sembrava giusto aggiornarla ed adattarla al modo di scrivere che ho adesso.
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Ero lì a fissare fuori dal finestrino cumuli e cumuli di nuvole pallide coprire ciò che vi era al di sotto, il jet privato che mia madre aveva prenotato per me era ampio, veloce, silenzioso e, senza la sua presenza a farmi compagnia, anche piacevole. L'unica vera compagnia era quella di un paio di cuffie color nero dai riflessi bluastri, non che mi dispiacesse rinchiudermi nel mio mondo attraverso di loro, erano un regalo da parte di mio padre, uno dei pochi quando si ricordava di avere una figlia con un'altra donna oltre alle gemelle irritanti che trattava come principesse, nate dalla compagna attuale, o almeno, sapevo che fossero irritanti solo per via dei pettegolezzi di casa.
Da quando i miei si lasciarono infatti non incontrai mai più mio padre, di tanto in tanto arrivavano pacchetti col suo nome sopra ma nulla più, né una lettera, né una piccola nota in cui scrivere un pensiero alla propria figlia.
Non che sia gelosa, sia chiaro, trovo solo odioso cercare di comprarsi in questo modo la fiducia di una persona, facendolo anche male, difatti il suo piano stava fallendo miseramente.
Vedendo un'ombra avvicinarsi alle mie spalle alzai lo sguardo del telefono verso l'alto, premendo con le dita lo schermo per mettere pausa alla canzone, fortunatamente il mio pezzo preferito era già passato da un po'altrimenti avrei tenuto gli occhi sullo schermo, tutta l'attenzione rivolta verso quel piccolo schermo luminoso solo per aspettare il ritornello che mi avrebbe regalato brividi e pelle d'oca.
-Signorina Ryugadian? Siamo quasi arrivati all'areoporto di Shizuoka, è già pronta la limousine che la porterà al suo appartamento nella vicina Musutafu e il suo maggiordomo è lì ad attenderla.
Con un piccolo inchino, le mani unite strette contro le proprie gambe, l'hostess mi rivolse quelle parole con un tono pacato e gentile, mostrando un sorriso accennato per accentuare quella gentilezza, temeva forse di disturbarmi?
Aveva lunghi capelli neri tenuti legati in una crocca ben aggiustata, neanche un capello fuori posto se non una ciocca, liberatasi per puro caso, che aggiungeva quel tocco semplice ma di bell'effetto al viso pallido e pulito da ogni traccia di trucco, immaginai avesse 25 anni ma ne dimostrava come minimo 5 in meno, da quando la conoscevo non l'ho mai vista smettere di sorridere o alzare la voce contro qualcuno. Era una di quelle persone che, secondo mia madre, con il carattere "debole" che avevano si sarebbero ritrovate schiacciate dalla società, a mio parere invece servivano più persone come lei a questo mondo.-Grazie mille Claire, inizio a prendere le mie cose allora.
Provai a ricambiare il sorriso guardandola inchinarsi dinuovo e andarsene per prepararsi a scendere, mostrandomi gentile a mia volta.
In realtà non mi piaceva affatto mostrare tutta quella formalità, figuriamoci con persone che mi hanno visto crescere, con cui io stessa sono cresciuta assieme, in questo caso con la figlia di colei che si prendeva cura di me. Fra i troppi impegni di mia madre con la sua agenzia e il comportamento di mio padre, se si può definire tale, venni difatti affidata ad una tata, che spesso e volentieri portava Claire con sé per farsi aiutare, non che fossi una bambina pestifera e agitata, ma quella povera donna era sempre così travolta dagli ordini di mia madre che le servivano mille braccia per svolgere tutto assieme.Dopo un sospiro mi alzai dalla poltroncina in pelle, affrettandomi ad infilare nello zainetto le poche cose che avevo portato con me all'interno del jet: un libro per lo più fantasy, amando alla follia racconti di quel genere, telefono con caricatore portatile in caso di bisogno, un portafoglio munito di documenti con all'interno una qualche manciata di banconote e, per finire in bellezza, tutta l'ansia di questo mondo.
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Bad Liar ||Todoroki xOC|| IN REVISIONE
FanfictionSTORIA IN REVISIONE 30/03/21 1° #anime 2° #myheroaccademia 3° #todoroki Trasferirsi in una nuova città è sempre difficile, nuovi amici, nuova routine, nuovi volti che ti circondano, ma tra questi un paio di occhi eterocromatici sono gli unici che re...