Capitolo 3- La 1°A

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<Direi che l'attesa è finita aspiranti eroi! Sapete già cosa fare, in caso siete stati attenti, in caso contrario bhe... Buona fortuna! Ready? Go!>

Riuscii a finire le presentazioni in tempo, difatti pochi attimi dopo aver scoperto il suo nome la voce di uno dei professori prese a rimbombare contro le pareti, neanche il tempo di aprire il portone che la folla di gente prese a correre al suo interno. Sembravano ansiosi di voler dimostrare quanto valevano.

Feci un piccolo sorriso nei confronti del ricciolino, vedendo le sue guance colorarsi di un altro colore prima di allontanarmi alzando la mano in aria, quasi un saluto e un gesto di buona fortuna per lui.

Da quel momento in poi dovevo focalizzarmi sul mio esame.

In momenti come questi, in cui bastava furia e distruzione, rimpiangevo il non saper controllare il mio demone. Se solo ne fossi stata in grado mi sarebbe bastato evocarlo al mio fianco, indicargli quale fossero i bersagli ed aspettare che la sua furia mi permettesse di accumulare tutti i punti possibili. Ed invece non potevo, non ne ero in grado per il suo essere una creatura ottusa, vanitosa ed orgogliosa che non riusciva ad accettarmi, o forse ero io troppo debole.

Entrambe le opzioni erano molto probabili e purtroppo ricordo ancora la strage che era stata sfiorata, per pura fortuna.

Quando accadde i giorni erano così diversi da adesso, i miei genitori non potevano andare più d'accordo e mio padre, approfittando si una giornata serena come questa, decise di provare ad evocare il mio demone, credendo che fossi pronta.
Eravamo in giardino, all'ombra di alcuni alberi all'interno della tenuta, allungò una mano avanti a me e vidi le sue dita brillare mentre mormorava il nome del suo demone, che comparí poco dopo avanti a lui, nella sua forma umana era così bella che più volte credevo di avere un angelo avanti a me.
Un sorriso dolce stampato sulle labbra e lunghe ciocche cobalto che le ricadevano dietro la schiena, un paio di occhi argentati ed un kimono bianco per abito. Era largo e vistoso nella sua semplice decorazione floreale, spesso e volentieri lo utilizzavo come rifugio, nascondendomi dietro i suoi strati, quando si giocava a nascondino e lei era presente.

"<Adesso è il tuo turno piccola mia, prova a chiamarlo. Urla il suo nome a gran voce e lui correrà da te, ne sono sicuro>"

Mio padre disse quelle parole come ad incoraggiarmi, posando una mano sulla mia spalla sotto lo sguardo attento del suo demone. Infondo conosceva suo figlio, sapeva quanto potesse essere testardo, la sua presenza era solo per motivi di sicurezza.

Eppure feci come disse mio padre, portai le mani al petto circondandomi con le code che, in quegli anni, erano così piccole che malapena riuscivano a fare il giro del mio corpo. Le estremità presero a brillare, quasi come se le costellazioni si fossero spostate sulle mie scaglie, una luce abbagliante che si estendeva oltre di loro iniziò a mutare forma, creando la sagoma di una creatura.

Avanti a noi comparve un drago privo di ali non troppo grande, forse a causa della mia poca forza, aveva il corpo ricoperto di scaglie tranne che sul volto, dove alcune di esse erano argentate e sembravano formare un teschio nella parte superiore. Piccoli occhi bianchi mi scrutavano da testa a piedi mentre io osservavo come, dal suo collo lungo la parte inferiore del suo corpo, il vuoto sembrasse tenere insieme ogni parte di lui mentre delle galassie intere brillavano in una nube oscura.

Mio padre fu fiero di quella riuscita, sorrise di gioia e mi scompiglió i capelli, non notando però come il suo demone prese a camminare, silenzioso si spostava avanti la sua figura, come per proteggerci entrambi.
Il drago avanti a lei la osservava dall'alto, socchiuse le palpebre e spostò gli occhi verso la mia figura, notai come le sue iridi pallide si oscurarono di rabbia, la sua voce prese a tuonare poco dopo mentre io sentivo il suo sguardo sempre più opprimente, il suo odio mi schiacciava mentre la paura di non avercela fatta realmente prendeva il sopravvento.

Bad Liar ||Todoroki xOC|| IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora