AMORE PROIBITO: tutto per quel sogno

~Diciannovesimo capitolo~

Alba attese impazientemente la fine delle lezioni. Aveva paura che Mancini avesse frainteso quello che era successo quella mattina con David. Questa paranoia l'aveva assalita per tutta la mattinata.
Appena la campanella suonò si diresse verso il parcheggio dove era solito posteggiare l'auto il suo professore. Lui era già lì che la stava aspettando e non sembrava molto contento.
Alba, prima che lui potesse dire qualcosa, lo abbracciò. Lui però si distaccò il prima possibile.
"Ma sei pazza?! Potrebbero vederci!"
"Si lo sono ma si dà il caso che nessuno comunque ci abbia visto"
Mancini dopo averle fatto gli auguri aveva ancora un'espressione seria e Alba sapeva benissimo il motivo.
"So che tu hai visto la scena di questa mattina. Ma non è per nulla come sembra. Io non volevo di certo baciarlo anzi ..."
"Lo so, lo so... Questo lo avevo capito. Solo che comunque non è una bella sensazione vedere la ragazza di cui sei follemente innamorato essere baciata da un altro."
"Ascolta... Possiamo parlarne un'altra volta? È stata già una pesante mattinata. Oggi è il mio compleanno quindi comando io no? Beh voglio trascorrere tutto il pomeriggio con te"
"Sei seria?"
"Ovvio sennò non te lo avrei detto"
"Non mi hai ancora detto come hai fatto a sapere che oggi era il mio compleanno, non mi sembrava di avertelo mai detto..."
"Beh non so se te lo ricordi ma sono pur sempre il tuo professore e nel registro di classe è sempre riportata la data di nascita di ogni studente"
"È vero haha me lo ero dimenticata".
"Comunque vedo che ti sono piaciuti gli orecchini che ti ho regalato..." Disse sempre lui con aria molto compiaciuta.
"Siii, li adoro. Grazie mille!"
"Era il minimo che potessi fare. Comunque... ai tuoi genitori che dirai?"
"Ho già inviato loro un messaggio dove dicevo che non sarei tornata a casa prima di sera... E comunque non voglio nemmeno pensarci. Vorrei solo poter trascorrere al meglio questo pomeriggio, solo io e te".