Il giorno seguente si diedero appuntamento a casa di lui poichè era certo che la moglie non sarebbe tornata prima di sera. Questa volta però invece di stare seduti sul divano decisero di appartarsi nella camera da letto.
Una volta lì, si guardarono con uno sguardo di intesa. Il professore allora cominciò togliendole la maglietta e ad abbassarle i jeans. Alba in quel momento si sentì improvvisamente adulta, si sentiva pronta ma allo stesso tempo era molto tesa e insicura: era la sua prima volta.
Mancini le stava slacciando il reggiseno quando sentì la porta di ingresso aprirsi e la voce di Valentina chiamarlo. I due spaventati, erano in preda allo sgomento. "Scendo da lei per capire il motivo per cui è tornata così presto. Tu rimani qua e nel frattempo rivestiti."
L'espressione in volto di Alba passò da intimorita a contrariata quando sentì la conversazione provenire dal soggiorno.
"Ho voluto farti una sorpresa tornando in anticipo da lavoro. Oggi è il nostro venticinquesimo anniversario di matrimonio e mi piacerebbe che il nostro amore tornasse ad essere come quello di quando non eravamo ancora sposati."
"Anche a me piacerebbe. Buon anniversario tesoro. Questo è per te"
"WOW. E' bellissima questa rosa di vero. Per di più di un vetro ricercato di Murano. Ti amo".
"Anch'io".
"Sapevo non ti saresti dimenticato del nostro anniversario, ecco perchè ho prenotato una cena a lume di candela nel tuo ristorante preferito."
"Questa sera?!"
"Certo... quando sennò?"
"Che ne dici di andare, nel frattempo che io mi preparo elegante per la serata, a comprarti una borsetta nuova? Ti do' io i soldi." Disse così in modo da poter far uscire da quella casa Alba senza che venisse scoperta .
"Va bene... se proprio insisti. Sarò di ritorno fra due orette, mi conosci... sono molto lenta a fare shopping. Cerca di essere pronto per quell'ora."
Appena sua moglie uscì, si precipitò in camera da Alba. Era seduta sul bordo del letto e dalla sua faccia si poteva ben intuire che avesse ascoltato tutta la conversazione. Alba lo zittì ancor prima che lui potesse aprire bocca.
"E così io sarei semplicemente la tua amante nel tuo tempo libero. Ami ancora tua moglie ma vuoi comunque avere qualcun'altra che ti vada dietro. Ne sono veramente schifata".
"Alba ascoltami ti prego. Io sono semplicemente stato al gioco di Valentina. Non potevo di certo fare l'indifferente. Ti ho già detto che è da un po' di tempo che non la amo più e che l'unica persona di cui sono innamorato ora sei tu."
"Facile dire così. Mi avevi promesso che ti saresti separato da lei eppure siete ancora assieme e anzi, sta sera avete addirittura un appuntamento romantico."
"Lo so che te lo avevo promesso ma non posso mica separarmi così all'improvviso, ci vuole del tempo."
"Non posso vivere in una relazione così. Non voglio che la nostra relazione sia clandestina per sempre. Vorrei che arrivasse il giorno in cui non ci nasconderemo più dalla gente."
"Quel giorno arriverà e non sarà molto lontano, fidati di me."
"Comunque sono ancora offesa per quello che hai detto a lei. Le hai dichiarato che anche tu la ami… sono parole che hanno molto valore. E per di più le hai fatto un regalo, significa che ci tieni ancora a lei".
"Ti ho già detto che non erano parole che venivano dal cuore, che non pensavo realmente ciò che ho detto. E quella rosa che le ho dato sarebbe stata per te, per i tre mesi dall'inizio della nostra relazione. Lei ormai l'aveva vista e sono stato costretto così a mentire dicendo che era per lei."
Alba si sciolse a quelle parole, se ne era quasi dimenticata che erano trascorsi esattamente tre mesi da quando stavano assieme, gli mise le braccia al collo e lo baciò.
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AMORE PROIBITO: tutto per quel sogno
RomanceL'amore tra un'alunna e un professore è possibile? Questo è il tema principale di questa storia, un amore senza età. Alba è una normale liceale, che desidera solamente uscire dalla monotonia di tutti i giorni. Fu il suo insegnante di matematica a f...