Cap. 1

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"Il tempo guarisce le ferite,
ma nulla può quando si
tratta di assenze.."

A. Amendola

2

ANNI DOPO...

Haley!...Haley svegliati!!...

Sento una voce chiamarmi in lontananza, fatico a sentirla é tutto così buio intorno a me.... il mio corpo lo sento pesante e intorpidito.

"Haley svegliati!...HALEYY!!!"

La voce si fa piú chiara, e solo una persona sarebbe in grado di urlare così di prima mattina.

"Che c'è Zia Loren.... ti sento non sono mica sorda." sbuffo aprendo con lentezza gli occhi, ancora non abituati al cambio di luce.

La trovo china su di me con uno sguardo di rimprovero dipinto sul volto.

"Signorina, avevi intenzione di dormire ancora per molto?" porta le mani sui fianchi guardandomi fissa in attesa di una mia risposta.

"Se non te ne fossi dimenticata abbiamo un volo per le 12 e dicerto non ho intenzione di perderlo, quindi alza il tuo bel culetto dal letto e corri a lavarti!"

"Ma zia ancora cinque minuti" cerco di persuaderla ma dallo sguardo di fuoco che mi lancia non credo di aver altra scelta se non assecondarla.

"Cara mia, non era una richiesta ma un ordine!" sentenzia per poi voltarsi e uscire dalla stanza.

Con la voglia pari a quella  di un orso in fase di letargo, mi alzo dal letto, prendo un intimo nero e mi dirigo con poca voglia in bagno.

Appena i miei piedi nudi entrano in contatto con le piastrelle bianche e fredde della doccia un brivido si espande per tutto il corpo.

Apro così l'acqua calda a momenti bollente per cercare di rilassare i muscoli ancora intorpiditi dal sonno.

Non so voi ma l'acqua calda mi ha sempre dato un senso di relax e come se riuscisse a sciogliere quel grosso macigno che porto nel cuore.

Sempre se ne avessi uno......

Non pensate male non sono una sorta di vampiro o essere soprannaturale, semplicemente non credo di provare emozioni.

Non da quando lei non c'è piú....

Odio la mia vita, odio tutto ciò che si possa in qualche modo legare all'amore..

Vi starete chiedendo, come mai una ragazza così giovane di appena 17 anni  non crede più a un sentimento che per secoli é stato classificato come qualcosa di magnifico ed eterno..

Beh... ve lo spiego subito....

Due anni fa ho perso la persona più importante della mia vita, colei che mi era sempre stata vicina, colei che mi ha insegnato cosa fosse la vera felicitá, lei che per me non era solo mia madre ma anche la mia migliore amica, il mio punto di riferimento, e tutto per mano di una bestia che lei amava....

Mio padre.....

Per due anni ho vissuto e tutt'ora vivo nel dolore, con la consapevolezza che se lei non c'è più in parte è anche colpa mia....

Se solo avessi fatto qualcosa...

Se solo l'avessi aiutata.....

All'epoca avevo 15 anni mentre mio fratello Oliver appena 1 anno.

Ero completamente terrorizzata e ancora ora ho la costante paura che quel mostro possa tornare a finire il lavoro che ha iniziato..

Mia zia mi ripete spesso che lui ora è in prigione a pagare per il crimine che ha commesso, ma io non riesco a togliermi  dalla testa quegli occhi privi di luce...

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