Capitolo 17

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Cherry's POV

Passai tutto il giorno a divertirmi e a riposarmi in vista della sfida. Arrivata la sera sento il citofono suonare e vado ad aprire. E mi ritrovo davanti Zalgo.

<Buonasera, Zalgo.> lo saluto educatamente.

<Buongiorno. Andiamo?> mi chiese frettoloso.

<Certo. Dammi due secondi che mi cambio. Posso portare la mia arma?> gli chiesi alla fine.

<Va bene.> mi concesse.

<Ragazzi! E' arrivato Zalgo, cercate di non ferirlo o ucciderlo.> li avvisai.

Andai in camera a cambiarmi e a prendere l'arma. Torno in soggiorno e noto che ci sono tutti, compreso Slendy e i suoi fratelli.

<Andiamo?> chiesi tranquilla.

<Ok.> mi disse per poi uscire dalla casa.

<Dove andiamo?> gli chiesi.

<In un luogo isolato e spazioso, almeno avremo lo spazio per fare tutto ciò che vogliamo.> mi rispose.

Detto ciò ci recammo verso una radura vuota e isolata da tutto.

<Iniziamo o hai qualcosa da dire?> gli chiesi ansiosa di cominciare.

<Non ho niente da dire, a parte il fatto che i tuoi amici non possono intervenire.> disse.

<Ok. Sentito ragazzi?> chiesi in conferma.

<Si!> urlarono in coro.

<Bene, allora direi di iniziare.> dissi emozionata.ù

Ci posizionammo al centro dello spazio, a circa 5 metri dall'altro, e iniziammo l'incontro. Tenendo la guardia alta, pensai alla mia prima mossa, ma neanche il tempo di trovarne una, che sentii una presenza dietro di me. Mi girai e con gli artigli paraii il colpo.

<Ma quante volte ti devo dire che non è educato apparire e colpire alle spalle?!> gli dissi, colpendolo allo stomaco.

Preso quel piccolo vantaggio iniziai a corrergli intorno alla massima velocità e allo stesso tempo a sparargli. Peccato che non bastava, perché ad un certo punto i proiettili iniziarono a tornarmi contro.

<Figo!> urlai, schivando nel mentre i proiettili.

<Ma non basta questo per farmi fuori.> gli dissi con voce fredda e crudele.

Tornai alla carica correndogli incontro e colpendolo con un calcio allo stomaco, facendolo volare lontano. Corsi velocemente verso di lui e iniziai a colpirlo con gli artigli nelle zone vitali, ma lui si teletrasportò lontano da me.

E ora dov'è?

Stetti con la guardia alta e concentrandomi cercai di capire dov'era e dove sarebbe apparso, poco dopo sentii un movimento dell'aria alla mia destra e parai un tronco che stava volando verso di me, lo sollevai e glielo rilanciai contro come se nulla fosse.

<Sai fare solo quello?> gli chiesi deridendolo.

<No, mia cara.> disse un pò alterato.

<Allora vieni qui e combatti con me, invece di scappare! Non mi hai ancora colpita e mi sto annoiando!> gli urlai contro.

<O sei un coniglio?> gli chiesi crudele.

<O hai paura di me?> gli chiesi crudele.

Ciò lo fece arrabbiare così tanto che mi corse incontro e cercò di colpirmi allo stomaco con un pugno.

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