CAPITOLO 4

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Quando si svegliò, Francesca non c'era più. Forse aveva dovuto andarsene per qualche impegno, forse aveva solo preferito evitare l'imbarazzo che si sarebbe creato. Fatto sta che lei se n'era andata, ma aveva lasciato sulla gamba di Andrea un biglietto, con un numero di telefono e la scritta "chiamami". Non ci pensò due volte, ma rispose la segreteria.

Peccato, avrebbe riprovato dopo. Si alzò dal pavimento sporco e si avviò lungo il vicolo malridotto, strapieno di osceni scarabocchi sui muri e urina di cani ai maleodoranti angoli della strada. Si fermò a pensare a come si fosse ridotto e a quanto facesse schifo quel posto, ma si allontanò quasi subito: erano le 4 del pomeriggio e adesso doveva tornare a casa, sua madre sarebbe arrivata circa un'ora dopo e lui doveva pranzare e iniziare i compiti. Aveva ancora una piccolissima parte degli effetti della droga, ma non erano sufficienti perché qualcuno se ne accorgesse. Pensò a cosa sarebbe successo se la madre avesse scoperto cosa faceva Andrea nel pomeriggio, e immaginò che avrebbe potuto arrivare anche a cacciarlo di casa.

Cosa che però non aveva mai fatto con suo padre, il quale li maltrattava entrambi, tornava a casa ubriaco e durante la giornata si dedicava alla produttiva attività di nullafacente, e si chiese il perché. Andrea non faceva male a nessuno, era un ragazzo dalla vita un po' troppo difficile che ogni tanto cercava di dimenticare i propri problemi... e sicuramente non faceva soffrire altre persone.

Tornato a casa ingurgitò la pasta e iniziò i compiti, ma smise molto presto ritrovandosi come al solito a perdere tempo al cellulare.

Arrivò sua madre, e, circa mezz'ora dopo, anche suo padre. Stavolta era anche ubriaco, e aveva iniziato a urlare già prima di entrare. Si lamentava dello zerbino davanti alla porta che gli sembrava malriposto, e nonostante fosse lui a vedere male a causa dell'alcol non osarono farglielo notare.

Andrea, stufo delle urla e impaurito dal padre ubriaco, disse che sarebbe andato a fare un giro. Non glielo impedirono: per loro era un sollievo non averlo in casa, anche se lui non ne aveva mai capito il motivo.  Appena fuori, prese il cellulare e richiamò Francesca, che stavolta rispose. Non si dissero granché, erano entrambi troppo imbarazzati e timidi, tanto che dopo poco lui inventò una scusa e chiuse la chiamata: anche se era stato emozionante parlare con lei, stava diventando troppo imbarazzato per continuare, e di lì a poco avrebbe di sicuro iniziato a balbettare. Ovviamente l'avrebbe richiamata, e magari le avrebbe chiesto di uscire, ma non oggi.

Tornò a casa dopo circa mezz'ora, con i suoi che litigavano come al solito, finì i compiti barrando caselle a caso sul libro pieno di scarabocchi e frasi di canzoni e si mise a letto senza cenare. Non ne aveva voglia, e andando a dormire prima si sarebbe salvato da qualche ora di urla e botte, quindi la considerò davvero un'ottima idea.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 08, 2021 ⏰

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