Parole urlate in silenzio

𝑂𝑟𝑖𝑧𝑧𝑜𝑛𝑡𝑖

I pensieri mi stanno distruggendo,
ed è meglio se cerco di dormire così non ci penso.

La stanza è buia,
di un nero tetro che si nasconde dietro agli spifferi della finestra che, ciogolante, ascolto mentre subisce i colpi della pioggia dirompente.

Ed imminente un'altra notte insonne,
piena di lividi sotto alle guance, causati dal freddo agghiacciante.

Ascolto la pioggia picchiettare sul vetro della finestra appannata,
quella da cui osservo immensi orizzonti.

Uno di quegli orizzonti che puoi soltanto immaginare,
che ti portano oltre la vita per incontrare la morte.

Chissà come sarebbe silenziare il mondo e nascondersi in uno di quegli orizzonti,
insiegabilmente attratti dalla luce della notte, che mischiano i colori caldi con quelli bui;

attraversare quella finestra appannata e correre verso uno degli orizzonti,
uno di quelli di cui non puoi avere mai la certezza di dove ti porteranno.

Chissà come sarebbe smettere di esistere,
attraversare quel filo invisibile e farsi strada tra le incertezze della gente.

Le incertezze che vanno oltre alle conoscenze dell'essere umano,
quelle inspiegabili che hai voglia di scoprire.

Come la morte,
la morte ambigua, silenziosa e meschina.

Che quando arriva resti inerme ad aspettare,
non puoi annientarla se non sfindandola andando tu stesso a trovarla.

Vorrei oltrepassare quell'orizzonte,
soltanto per sfidare la morte.

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𝑊𝑟𝑖𝑡𝑡𝑒𝑛 𝑏𝑦 millesussurrialbuio