La torre

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La compagnia camminava, ma il paesaggio era sempre lo stesso. Alberi secchi, cielo plumbeo, terreno grigio. Dinnanzi a loro c'era una boscaglia fitta e verde, segno che si stavano nuovamente avvicinando al fiume. Avrebbero dovuto oltrepassarlo per poter giungere alla loro prossima tappa: un'abitazione nel bel mezzo del nulla nella quale, a quanto pareva, vivevano ben tre loro conoscenti.

Venne spiegato a Federique che Luna e Alice erano due cugine che studiavano e praticavano le arti magiche, mentre Rhina era nientemeno che la cugina più grande di Arrit. Abitavano in quella che un tempo molto lontano fu la torre di controllo della Regione del Sud, e che loro avevano restaurato come meglio potevano per vivere in pace lontane dalla società. Non le incontravano spesso, ma da come le tre viaggiatrici ne parlavano, Federique poté comprendere che fossero legate da una stretta amicizia.

"Io ho conosciuto Luna e Alice durante il mio primo viaggio a Coritokus." Disse Margit. "Già abitavano nella vecchia torre di controllo, ma non c'era Rhina, lei abita con loro da più o meno..."

E contò con le dita

"...trentacinque anni. Insomma, davvero pochissimo!"

E rise tra sé, voltandosi avanti.

"Trentacinque anni? Ma...sono un po' per gli umani, giusto? Quanti anni hanno Luna e Alice?"

Osservò sospettoso Federique.

"In teoria una cinquantina d'anni...ma-"

"E gli umani a quell'età stanno già a metà vita! Io a cinquant'anni avevo i denti da latte"

Si intromise Grete urlando come al suo solito. 

Anche Federique ripensò a quando aveva cinquant'anni, e i suoi genitori ancora vegliavano su di lui. Lo proteggevano, gli spiegavano e raccontavano tante cose e tante storie. Storie del suo mondo, della sua isola. Era grazie a loro se era appassionato di ciò che lo circondava, e aveva il forte desiderio di scoprire ciò che non conosceva.

Poi loro sparirono, e il mondo ai suoi occhi non era più un posto da esplorare, ma un luogo pericoloso e crudele. 

"Stavo dicendo" Si riprese Margit destando la fata minore dalle sue lugubri memorie "che in teoria avrebbero una cinquantina d'anni, ma da quando ne avevano più o meno venti hanno entrambe iniziato ad assumere una pozione che ha rallentato il loro processo di invecchiamento. Perciò sembrano ancora giovanissime."

Federique annuì mugugnando. Grete aveva iniziato a canticchiare un simpatico motivetto nel dialetto del Nord mentre l'elfa stava controllando attentamente un orologio argentato che aveva tirato fuori da una tasca dei pantaloni, e sussultando aveva accelerato il passo, e così tutti gli altri.

"Di nuovo frettolosa?"

Chiese sarcasticamente Arrit senza ricevere alcuna risposta.

"A te piace cantare?"

Domandò improvvisamente Grete al ragazzo, che si mostrò confuso.

"Non credo di essere bravo."

"Nella mia famiglia è quasi un obbligo saper cantare e ballare, o saper suonare uno strumento. Questione di tradizione sai?" Spiegò volando al suo fianco.

"E tu sai suonare qualcosa?" Chiese curioso il biondino.

"No, io no. Ma Kristine e Amanda, le mie sorelle più grandi, sì. Kristine suona l'arpa e Amanda il flauto. Bjørg, la terzogenita, balla come una dea. Olga invece è una schiappa totale."

Entrambi ridacchiarono. La loro allegria si contrapponeva al teso silenzio di Arrit e Margit, una sospettosa più che mai, l'altra cupa come l'antro di una caverna.

La Viaggiatrice delle Terre GhiacciateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora