Fuga

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Margit raggiunse Federique, Arrit e Grete annunciando di aver trovato dei cespugli colmi di fragole e che avrebbero fatto colazione con quelle. Ognuno raccolse e mise a posto i propri (pochi) averi e seguirono affamati e ancora un tantino assonnati la loro guida.

Si ritrovarono presto in una boscaglia non troppo fitta e con alberi bassi ma dalle chiome verdissime. Federique si accorse, tendendo bene le orecchie, di sentire un flebile scroscio d'acqua non troppo lontano. Dovevano essere vicini al fiume Sue.

"Margit?"

Si azzardò a dire, con un dubbio frullante nella testa.

Automaticamente, non solo l'elfa, ma anche la fata maggiore e la vampira si voltarono veeso di lui, che stava al termine della loro fila indiana. La soggezione che provò quasi lo dissuase dal continuare a parlare, ma poi pensò che sarebbe apparso come uno sciocco e un tiratardi nel dire "no niente, non ha importanza." Perciò mormorò come al suo solito

"M-ma non avevi detto che...i Remis risalgono il fiume in questa stagione?" Deglutì, sperando di non essersi ricordato male e quindi di fare una figuraccia.

"Non c'è da preoccuparsi, sono lontani da qui..."

Rispose con tono rassicurante, voltando la testa avanti a sé. Tutte quante sentirono il sospiro di sollievo del ragazzo, nonostante lui tentò di nasconderlo. 

"...Però" Aggiunse la bionda, e Federique perse un battito "meglio sempre fare attenzione. Restiamo in gruppo"

Gli altri annuirono, mentre alla fata minore iniziarono a gelarsi le vene. Erano lontane, quelle belve fameliche, giusto? Allora a cosa avrebbero dovuto prestare attenzione? Aveva voglia di chiederlo, ma non ebbe il tempo di formulare una frase che Margit annunciò entusiasta di essere arrivati nella zona delle fragole. Di colpo la fame si sostituì alla paura e si avvicinò leccandosi le labbra a qjelle grosse bacche rosse e dall'aria succosa. Arrit prese un sacchetto di carta e ne mise un po' all'interno, come scorta di cibo. Erano perfettamente mature, e molto buone.

"Ce ne potrebbero essere altre, più in là?"

Chiese masticando Grete, piuttosto golosa.

"...Mmh, non saprei, comunque non ti allontanare troppo."

Raccomandò Margit mangiando delle fragole che aveva in mano. Grete parve non ascoltarla e svolazzò via sbiascicando "Si, si, non preoccuparti" ma presto non fu più visibile dal resto del gruppo.

Arrit sospirò 

"La raggiungo?"

Chiese a Margit, che acconsentì con un cenno della testa, per poi volgersi verso Federique e alzando le spalle, come a dire "è sempre così".

Il biondino rise appena, mentre con un salto Arrit superò i cespugli di fragole e si addentrò tra gli alberi, verso il fiume. I due rimasti a nutrirsi la osservarono sparire tra i tronchi tozzi e le foglie smeraldine. 

Poi ci fu un grido terrorizzato, e Margit e Federique drizzarono le loro orecchie lunghe e a punta, strabuzzando gli occhi. Il cuore del più giovane batté fortemente, mentre lasciava cadere ai suoi piedi le bacche appena raccolte, sentendo le sue forze venire sempre meno. Non riusciva a muoversi, trattenne il respiro dalla paura, mentre Margit strinse il suo bastone mettendosi sulla difensiva. 

"Correte!!"

Era Arrit che urlava, e che tornava alla vista sbracciandosi. Dietro di lei stava Grete, che a causa delle folte chiome, non poteva volare, perciò correva dietro la rossa, anche lei urlando

"Correte, presto!!"

Dei tonfi pesanti e dei violenti rumori di rami spezzati si avvicinava minacciosamente, e a quel punto, nessuno si fece ripetere di dover fuggire. Federique corse con tutte le forze che aveva in corpo, ritrovate improvvisamente al secondo grido di Grete, e con velocità sovrumana, corse via dalle altre, lasciandole indietro, mentre i suoi piedi sembrsvano non volersi fermare.

La Viaggiatrice delle Terre GhiacciateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora