5. il compleanno di joyce

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Passarono due giorni, e Camber a quel punto era preoccupato, arrivate le 3:00 del pomeriggio prese la sua macchina e si diresse verso la casa di joyce. Le nuvole scure e rabbiose avanzavano nella sua stessa direzione, arrivato all'ingresso della villetta, bussò timidamente sulla porta. Nessuna risposta, provò a battere più forte, e più forte ancora, iniziò a chiamare joyce (non ad alta voce, la sue insucurezze non glielo permettevano) ma non sentì nessun segno di vita dall'altra parte della porta.

Allora provò a strattonare la maniglia, che per sua sorpresa si girò e si sbloccò.

Le luci del corridoio erano accese, nonostante fosse pieno pomeriggio.

Avanzò bacillando per tutta l'anticamera e si fermò a un metro dal velo rosa shocking che faceva da porta per la cucina.

Un brivido gli attraversò tutta schiena.

Il velo rosa lasciava intravedere la grande ed ingombrante figura della signora joyce accovacciata sul pavimento.

Il sangue colorava quasi completamente il volto del cadavere di joyce.

Il signor Camber per poco non perse i sensi, si chinò e iniziò a strattonare la salma della sorella, gli occhi della signora joyce fissavano il nulla, la bocca era spalancata come se stesse cercando invano di respirare.

Il signor camber riuscì a chiamare il 911 nonostante gli occhi annebbiati dal pianto disperato. Riferì solo la via e il numero civico senza aggiungere altro, se non grida di dolore e respiri affannati.

joyce joyceWhere stories live. Discover now