capitolo 15

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H: "Io non lo sopporto, perché deve sempre rovinarci le giornate?"
Lou: "Quando ha parlato in quel modo verso Lulù volevo ucciderlo"
Simon Cowell era tornato all'attacco, avevo disubbidito su qualche punto del contratto e subito mi ha attaccata. Io  ormai sono abituata ai suo scleri ma i ragazzi no, sono ancora scombussolati e io li capisco...Ricordo ancora il giorno in cui ho capito di essere in trappola, ero distrutta, ferita soprattutto. Mi sentivo tradita, ero stata ingannata e questo mi faceva sentire debole. Piano piano l'abitudine mi ha fatta diventare la ragazza insensibile e cazzuta che sono oggi, almeno davanti a lui. Dentro sono ancora la ragazza sensibile, tiro fuori raramente questo lato di me...
L: "Non preoccupatevi per me, ci ho fatto l'abitudine"
Z: "Quel tizio ti tratta malissimo Lucy, devi andartene hai già subito abbastanza"
L: "Pensi che non ci abbia provato? Ho buttato una marea di soldi per pagare avvocati di tutti i tipi, ho affrontare processi su processi ma niente. Per i giudici sono una semplice ragazzina famosa e viziata che si è stufata del suo manager e quindi vuole buttargli fango addosso"
Lia: "Allora ci proveremo noi"
L: "Non ci riuscirete mai, tutto tempo sprecato"
N: "Non puoi arrenderti"
L: "Ormai l'ho giá fatto, se volete tentare fatelo. Provate a liberarvi almeno voi, io posso sopportare qualche anno in più"
H: "Hai passato già troppo tempo sotto il suo controllo, romperemo i contratti fidati di noi"
L: "Ci proveró"
Lou: "Bene visto che non abbiamo niente da fare perché non parliamo un po' di noi? Per conoscerci meglio"
N: "Grande idea tommo, Lucy inizi tu? Sei la più misteriosa"
Ecco qua, raccontare o non raccontare? Questa domanda mi tormenta da anni e inizio a essere abbastanza stufa
L: "Vengo dall'Italia, più precisamente Roma... Non c'è molto da sapere su di me"
Z: "Avrai una famiglia no?"
Mi aspettavo questa domanda, la realtà è molto dura e non voglio annoiarli con i miei problemi
L: "Diciamo che ho avuto una vita difficile"
N: "Sai che non ti giudicheremmo mai, puoi parlarci"
Dopo un attimo di esitazione decisi di buttarmi, tanto cosa avevo da perdere?
L: "Non li vedo da anni ormai...Avevo un fratello, lui mi ha aiutata tanto nei miei momenti no... Poi un giorno mio padre è tornato a casa ubriaco, stava accendendo una sigaretta quando l'accendino gli è scivolato cadendo sulla tenda che subito ha preso fuoco. Io e mia madre non c'eravamo, lui si è salvato ma mio fratello no. Ho perso una parte di me quel giorno, quel ragazzo era la mia roccia. Da piccola ero molto insicura, l'ansia mi divorava, ma c'era lui che mi calmava. Quando sono rimasta sola i miei problemi sono tornati, anzi sono peggiorati. La scuola si è trasformata in un incubo, passavo le miei giornate a piangere disperata nella mia camera. Ho iniziato ad andare da una psicologa ma rendermi conto che mia madre soffriva nel vedermi così mi ha distrutta. Ero stanca di far soffrire le persone che amavo quindi me ne sono andata, è stato difficile farlo ma era la cosa giusta. Sono rimasta sola e un giorno per scherzo ho partecipato ad un talent, Simon mi ha adescata promettendomi cose fantastiche e io ci sono cascata. Il resto della storia la sapete già. Direi che sono un bel casino, lo sono sempre stata e sempre lo saró"
È stato difficile parlarne ma ce l'ho fatta, mi fido di loro e non mi pento di avergli raccontato la verità. Alzai finalmente lo sguardo e subito notai che tutti mi stavano già fissando cercando qualcosa da dire
Lia; "M-mi dispiace"
L: "Oh no non dispiacerti. Sono andata avanti ormai, magari non del tutto ma sto meglio"
H: "Ne hai passate tante ma il tuo stupendo sorriso non ti abbandona"
Harry afferrò la mia mano per poi stringerla, subito gli sorrisi.
Lou: "Mi dispiace ho avuto un idea stupida"
L: "Lou stai tranquillo, mi fa bene parlare. Ho sempre tenuto tutto dentro e questo ha sempre peggiorato le cose. È stata un idea fantastica e non devi sentirti in colpa."
N: "Sei speciale Lucy"
L: "Se speciale vuol dire incasinata allora lo sono"
Tutti scoppiarono a ridere compresa me. L'ironia mi ha sempre protetta, stavo male per qualche problema? Ci scherzavo su così che le persone pensassero che nella mia vita tutto andava bene. La realtà? Le cose che sono andate bene sono veramente poche ma questo mi ha portato ad essere la persona che sono oggi. Se un giorno qualcuno mi chiedesse "cambieresti qualcosa della tua vita?" io risponderei di si perché , per quanto il presente sia bello, il passato mi tormenta. Non dimenticherò mai gli attacchi di panico e le notti insonne, mi hanno cambiata e sicuramente non in meglio.
Z; "Siamo i primi a saperlo?"
L: "Oltre ai mille psicologi che mi hanno ascoltata senza successo? Si siete i primi"
Z: "Non avevi degli amici a cui raccontare questa cosa?"
L: "Ne avevo ma non si sono mai accorti del mio dolore. Ho mandato diversi segnali ma niente, alla fine ho lasciato perdere"
Lia: "Ora ci siamo noi"
L: "Lo so ragazzi e vi ringrazio. Essere miei amici non è facile vi avverto"
H; "Correremo il rischio"
N: "Bene, ho voglia di pizza, ordiniamo?"

Nuovo capitolo, è stato molto difficile per me scriverlo. Qualche parte per sfortuna viene dalla mia vita. Non ho mai perso nessuno ma sto affrontando un momento difficile che mi sta distruggendo. Ho usato questo capitolo per sfogarmi, scusate se è un po' triste. Alla fine ho cercato di sdrammatizzare perché io sono così, sorridente davanti a tutti anche se dentro vorrei solo piangere... Come sempre se il capitolo vi è piaciuto votate e scrivete nei commenti le vostre impressioni

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